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Da un'idea di Debora Ferrari una scelta di Luca Traini
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Alla ricerca del tempo perduto




Ho ritrovato Proust alla Kolyma

Ed ecco che il mondo (il quale non è stato creato una volta sola,
ma tutte le volte che è sopraggiunto un artista originale) ci sembra
completamente diverso da quello di prima, ma perfettamente chiaro.

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Einaudi, p. 354


File:Varlam Shalamov-NKVD.jpg

Ho ritrovato Proust alla Kolyma. Lo devo agli occhi di Varlam Salamov, che avevano visto quello che avevano visto eppure notarono un volume dove non avrebbe dovuto essere. Alle sue grandi mani piagate che scrissero uno dei racconti più belli e strazianti del secolo che fu. Marcel Proust nella sezione La resurrezione del larice o di come pagine leggere volino alte anche sopra l’inferno. I Guermantes ricoverati in un ospedale dell’Arcipelago Gulag, parte amputata di una Recherche tradotta in russo in anni impossibili (1934-38) e subito censurata.

File:MS A la recherche du temps perdu.jpg

L’inizio è già la fine della lettura: “Il libro era sparito. Il grande e pesante volume in folio posato sulla panca era sparito sotto gli occhi di decine di malati. Chi aveva assistito al furto non l’avrebbe mai ammesso. […] Il furto  di un romanzo di Marcel Proust non è in sé un segreto tanto tremendo da dover essere serbato per sempre. […] Chi ha visto manterrà il silenzio per un buon motivo: ’ho paura’. Quanto questo silenzio porti benefici e vantaggi è confermato non solo da tutta la vita del lager, ma anche dall’intera esperienza nella vita civile.”. E Salamov era fin troppo esperto di quanto costi la parola. Due anni di lavori forzati alla Višera (dal ’29 al ’31), poi l’abisso dell’ Ežovščina con l’arresto nell’anno più terribile, il 1937. Stessa accusa: "attività trockiste contro-rivoluzionarie" (i dogmi amano gli ossimori). La monotonia è uno strumento fondamentale del potere quando deve stritolare ogni diversità, specie se affine (parliamo di eresie). Se poi una singolarità riesce, nonostante tutto, quel “tutto”, a sopravvivere, allora dall’alto cala di riserva come una pressa anche la variazione di stampo: condanna a dieci anni per “agitazione antisovietica” nel 1943 (agitazione estetica compresa: definire Ivan Bunin “un classico della letteratura russa”).
Bunin e Proust (per le affinità l’articolo di Anna Lushenkova), due leggerezze apparenti che pesano. Il prezzo di copertina dei Guermantes tradotti doveva certamente essere alto, specie nel Paese che ancora si definiva “dei Soviet”, ma, chissà da dove e da chi, la copia aveva raggiunto quell’ospedale sperduto del Dal’stroj nella figura dell’infermiere Kalitinskij, un imboscato che nel ‘47 poteva permettersi un paio di calzoni da golf di velluto che non sarebbero dispiaciuti allo scrittore francese. A Salamov ricordavano quelli di un comunista olandese che li aveva ricevuti dieci anni prima e non era riuscito a scambiarli con un po’ di pane. Si era spento in piedi occupando un posto di troppo fra i detenuti stipati come sardine in una “compagnia disciplinare” (“Rur”): “Il mio vicino Fritz David prima morì, e solo in un secondo tempo cadde a terra. Tutto questo era accaduto dieci anni prima: cosa c’entrava Alla ricerca del tempo perduto? Io e Kalitinskij rievocavamo insieme il nostro tempo perduto. Nel mio, di tempo, non c’erano i pantaloni da golf, ma c’era Proust e io ero felice di leggere i Guermantes. Non andavo neanche a dormire. Proust valeva per me più del sonno. E poi Kalitinskij mi faceva fretta.”.

Kolyma-goldmine.jpg

La fretta dei giudici, degli aguzzini nelle miniere d’oro e di carbone, dello scrittore che cerca di fuggire e non è mai più veloce dei cani. E ora anche quella, più tollerabile, come la condizione di prigioniero-infermiere, sopravvissuto alla schiavitù, ai 50° sottozero, al tifo; salvato l’anno prima da un medico-prigioniero, il cui nome va ricordato: A. M. Pantjuchov. Se possiamo leggere un testo fondamentale per l’umanità lo dobbiamo anche a lui.
“Il libro era sparito. Ma chi avrebbe dunque letto questa prosa così strana, quasi senza peso, come pronta a involarsi nel cosmo e nella quale tutte le proporzioni sono scompigliate, rimescolate, in cui non c’è più né il grande né il piccolo? Davanti alla memoria, come davanti alla morte, tutti sono uguali ed è facoltà dell’autore ricordare il vestito della domestica e dimenticare i gioielli della padrona. Questo romanzo allarga in modo straordinario gli orizzonti dell’arte letteraria. Io, uno ‘zek’ della Kolyma, ero stato trasportato in un mondo perduto da tempo, in altre abitudini, dimenticate, inutili. Il tempo di leggere non  mi mancava. Ero infermiere al turno di notte. Ero stato sopraffatto da I Guermantes.”.

File:Otto Wegener Proust Flers et Daudet 1896.jpg

La storia racconta di un deportato rapito dalla lettura di un prigioniero volontario, uniti dal segno di una malattia che va oltre il tifo dell’uno o l’asma bronchiale dell’altro. Una malattia sociale, l’odio tradotto in politica, che condanna l’oppositore sovietico così come l’ebreo omosessuale francese. Salamov non vedrà mai pubblicati in Unione Sovietica I racconti di Kolyma (lo saranno solo in era Gorbaciov, 1987), finendo i suoi giorni in una triste casa di riposo in piena stagnazione brezneviana. L’anno prima (1981) aveva ricevuto il Premio della Libertà proprio dalla sezione francese del Pen Club. Meglio tardi che mai, come il Premio Goncourt a Proust tre anni prima di morire, nel 1922, risparmiandosi almeno la visione del rogo dei suoi libri da parte dei nazisti, così come, stella gialla o triangolo rosa, il lager e la camera a gas. L’ultimo autodafé della Recherche, è bene ricordarlo, data 1976, opera dei generali golpisti argentini.

File:Thousands of books smoulder in a huge bonfire as Germans give the Nazi salute during the wave of book-burnings that... - NARA - 535791.tif

Ma che fine aveva il libro? Kalitinskij naturalmente pensava l’avesse rubato Salamov: ”Rubare a ogni piè sospinto era nella tradizione della Kolyma, una tradizione dettata dalla fame. […] Passarono decine di sere e dei Guermantes non si ritrovò traccia alcuna. Se non era stato venduto a un estimatore – estimatori di Proust fra le autorità del lager! nel loro mondo si poteva trovare al massimo Jack London, ma Proust! – sarebbe servito a fare carte da gioco. […] Era un tomo ponderoso. Per le carte da gioco… L’avrebbero fatto a pezzettini – e chiuso.”. Ma la realtà era decisamente più complessa.
“Il libro era rimasto sul bordo di una panca nel grande cortile dell’edificio in muratura a due piani dell’ospedale. Quel giorno, seduti su quella panca, io e Nina Bogartirȅva avevamo scambiato quattro chiacchiere. Io ero reduce dalla Kolyma e da dieci anni di peregrinazioni per i suoi monti e valli, Nina dal fronte di guerra. La nostra conversazione, triste e agitata, non era durata molto.”.

File:The Ladies' home journal (1948) (14579172827).jpg

Non erano durate molto neppure le relazioni di Nina e della sorella Tonja con due piccoli delinquenti perfettamente a loro agio nel gulag. Bisognava pur mangiare e i lager anche nei regimi in apparenza progressisti restano il luogo del tradizionalismo più squallido. Ma Zolotinskij, tagliatore di pane (mestiere lucroso), e Volodja Raguzin, infermiere senza titolo, avevano portato in dote anche la sifilide. E così, dopo la sorella, anche Nina era in procinto di partire per la “venzona”, altra emanazione di lager per affetti da malattie veneree.
“- Come? Sei infermiere e non sai perché si manda la gente nelle ‘venzony’? Sono stati i paralumi di Volodja. Ho avuto due gemelli. Erano cagionevoli. Non ce l’hanno fatta.
- Ti sono morti? Per te è stata una fortuna, Nina.
- Sì. Adesso sono libera come un uccello. Mi farò curare. L’hai poi ritrovato il, libro quella volta?
- No, non l’ho più ritrovato.
- L’avevo preso io. Volodja mi aveva chiesto qualcosa da leggere.”.
Qualcosa da leggere. Qualcosa da ricordare. In quel gelo – senza che Salamov ne fosse a conoscenza (né tanto tanto meno Volodja) – qualcuno aveva già avuto la forza di restituire alla memoria la Ricerca.

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Solo qualche anno prima (fra il ’40 e il ‘41), in un’altra isola dell’arcipelago concentrazionario (Grjazovec), un altro deportato, uno dei pochi ufficiali polacchi scampati alle Fosse di KatynJózef Czapski, aveva avuto addirittura la forza di fare delle vere e proprie conferenze, raffinatissime, sull’opera proustiana. E’ stato tradotto in italiano qualche anno fa col titolo Proust a Grjazovec. Poco più di un centinaio di pagine rispetto a 1283, ma, nella comune bellezza e grandezza, sta a I racconti di Kolyma, come un concerto da camera sta a una sinfonia.

File:Primo Levi.jpg

Ho ritrovato Proust grazie a Salamov scoprendo l’opera di Czapski. Erano tutti in quel laboratorio che Primo Levi descrive nel Sistema Periodico “non dimenticato, pieno di gelo, di speranza, di spavento”.
Continuo a sperare che il nostro legame chimico con la poesia non possa essere spezzato.


Nota Testi citati: V. Salamov, I racconti di Kolyma, Einaudi, 1999; J. Czapski, Proust a Grjazovec, Adelphi, 2015; p. Levi, Il sistema periodico, Einaudi, 1994.





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La dernière page


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Giganti immersi negli anni, età così lontane l’una dall’altra, tra cui tanti giorni sono venuti a interporsi, - nel Tempo.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 391




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Come se gli uomini fossero appollaiati sopra vivi trampoli, crescenti senza posa, a volte più alti dei campanili

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 391




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Ero colto da vertigine nel vedere sotto di me, e tuttavia in me, quasi avessi molte miglia di profondità, tanti anni.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 391




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E proprio perché contengono così le ore del passato i corpi umani possono far tanto male a chi li ama: perché contengono tanti ricordi di gioie e di desideri già svaniti in loro, ma così crudeli per colui che contempla e prolunga nell’ordine del Tempo il corpo diletto di cui è geloso, geloso fino a desiderarne la distruzione.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 390




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D’altronde, che noi occupiamo un posto ognora accresciuto nel Tempo, tutti lo sentono; e questa verità poteva solo rallegrarmi, perché è la verità, la verità sospettata da ognuno, e che io dovevo cercare di delucidare.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 389




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Nella trascrizione d’un universo da ridisegnare per intero, non avrei però mancato di rappresentarvi l’uomo come avente la lunghezza non già del suo corpo, bensì dei suoi anni,

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 389




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far variare altresì la luce del cielo morale, secondo le differenze di pressione della nostra sensibilità,
Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 389




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La malattia che, costringendomi, come un rigido direttore spirituale, a morire al mondo, mi aveva reso un grande servigio (ché “se il chicco di grano non muore dopo essere stato seminato, rimarrà solo, ma, se muore, darà molti frutti”); la malattia, che, succedendo alla pigrizia che m’aveva difeso dalla facilità, poteva forse difendermi dalla pigrizia stessa;

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 387




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, “Le mille e una notte”, non più che i “Mémoirs” di Saint-Simon, scritti anch’essi di notte,

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 386




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Il giorno tutt’al più, avrei potuto tentar di dormire. Avrei lavorato solo la notte. Ma sarebbero state necessarie molte notti, forse cento, forse mille.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 386




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Ero tanto esausto per la fatica d’imporre alla mia esistenza agonizzante le fatiche sovrumane della vita. La perdita della memoria mi aiutava un po’, operando dei tagli nei miei obblighi; la mia opera ne prendeva il posto.
Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 385




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non aspiravo più che al riposo, in attesa del grande riposo, che non avrebbe tardato a venire. Non perché rinviassi a dopo la mia morte l’ammirazione che si sarebbe pur dovuta avere, mi sembrava, per la mia opera, ero indifferente al consenso dell’élite attuale. L’élite che sarebbe venuta dopo la mia morte pensasse pure quel che le pare: di questo m’importava altrettanto poco.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 384




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Anche coloro che erano stati favorevoli alla mia percezione delle verità che avrei voluto poi scolpire nel tempio si rallegrarono con me per averle scoperte “col microscopio”, mentre mi ero servito invece d’un telescopio per scorgere cose piccolissime, sì, ma perché situate a grande distanza e ciascuna delle quali costituiva un mondo.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 378




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Dice Victor Hugo: “Occorre che l’erba cresca e che i bambini muoiano”. Io dico che la legge crudele dell’arte è che gli esseri umani muoiano e che noi stessi moriamo, dopo aver esaurito tutte le sofferenze, perché cresca l’erba non dell’oblio, ma della vita eterna, l’erba folta delle opere feconde, sulla quale le generazioni future verranno lietamente a far le loro “colazioni sull’erba”, incuranti di chi dorme là sotto.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 381




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Se, allora, il pensiero della morte mi aveva offuscato l’amore, già da un pezzo il ricordo dell’amore mi aiutava a non temere la morte. Capivo infatti che morire non era qualcosa di nuovo, ma , che, al contrario, sin dalla mia infanzia, ero già morto più d’una volta.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 380




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Sapevo benissimo che il mio cervello era un ricco bacino minerario, dove c’era un’estensione immensa e molto disparata di giacimenti preziosi. Ma avrei avuto il tempo di sfruttarli? Ero l’unica persona in condizione di farlo.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 379




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l’altruismo umano che non sia egoistico è sterile,

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 379




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E avere un corpo rappresenta la più grave minaccia per lo spirito, per la vita umana e pensante, che dobbiamo considerare certamente non come miracoloso perfezionamento della vita animale e fisica, ma piuttosto come un’imperfezione, ancora così rudimentale come l’esistenza comune dei protozoi in polipai, il corpo delle balene, ecc., nell’organizzazione della vita spirituale. Il corpo imprigiona lo spirito in una fortezza; ben presto la fortezza viene assediata da ogni lato, e alla fine lo spirito è costretto ad arrendersi.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 378




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Lo spirito ha i suoi paesaggi, la cui contemplazione gli è concessa soltanto un attimo. Ero vissuto come un pittore che sale un sentiero a picco sul lago, la vista del quale gli viene nascosta da un sipario di rocce e d’alberi. Da una breccia alfine lo scorge, la ha intero davanti a sé, prende i pennelli. Ma già scende la notte, in cui non è possibile dipingere, e sulla quale il giorno non risorgerà mai più!

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 377




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le nostre più forti apprensioni, come le nostre più grandi speranze, non eccedono mai le nostre forze, e sempre ci è possibile giungere a dominare le une e ad attuare le altre.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 377




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, come le persone che vi dicono: - Quanto deve essere stancante starnutire così, - compiangeva gli scrittori
Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 376




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appuntando con gli spilli ora qua ora là un foglietto supplementare, avrei costruito il mio libro, non oso dire ambiziosamente come una cattedrale, ma semplicemente come un vestito.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 375-6




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non sarebbero stati “miei lettori”, ma i lettori di se stessi, essendo il mio libro qualcosa di simile a quelle lenti d’ingrandimento che l’ottico di Combray porgeva al cliente; il mio libro, grazie al quale avrei fornito loro il mezzo di leggere in loro stessi.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 375




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Quante cattedrali restano incompiute! Un tal libro, lo si nutre, se ne rafforzano la parti deboli, lo si protegge; ma poi sarà lui stesso a crescere, a designare la nostra tomba, a difenderla dai rumori e, per qualche tempo, dall’oblio.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 375




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preparare il proprio libro minuziosamente, con costanti raggruppamenti di forze come per un’offensiva, sopportarlo come una fatica, accettarlo come una disciplina, costruirlo come una chiesa, seguirlo come un regime, superarlo come un ostacolo, conquistarlo come un’amicizia, supernutrirlo come un bambino, crearlo come un universo, senza trascurare quei misteri che probabilmente hanno la spiegazione soltanto in altri mondi e il cui presentimento è quel che più ci commuove nella vita e nell’arte.
Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 374




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ora che sapevo ch’era possibile illuminarla, la vita che noi viviamo nelle tenebre, e ricondurla alla sua verità, essa che viene falsata di continuo, per attuarla finalmente in un libro! Come sarebbe felice chi potesse scriverlo, un tale libro, - pensavo, quale impresa gli si presenterebbe davanti!
Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 374




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E, senza dubbio, tutti quei piani diversi sui quali il Tempo, dopo che l’avevo riafferrato durante quel ricevimento, disponeva la mia vita, inducendomi a pensare che in un libro che volesse raccontare una vita, sarebbe stato necessario usare, anziché la psicologia piana usata di solito, una specie di psicologia nello spazio, aggiungevano una bellezza nuova alle resurrezioni operate dalla mia memoria,

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 373




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Tutte le cose gravi che noi diciamo non ricevono mai una risposta,verbale o scritta. Solo gli sciocchi sollecitano invano, dieci volte di seguito, una risposta

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 368




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, quelle sottili variazioni del gusto che la critica d’arte riflette dieci anni prima della conversazione delle donne superiori.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 366




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“Siete proprio sicuro che le scarpine fossero rosse? Mi pareva fossero dorate”.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 351




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, se la nostra vita è vagabonda, la nostra memoria è sedentaria,

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 328




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Lo sfogo di due tendenze di solito inseparabili nelle signore della buona società: istruirsi e incanaglirsi

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 322



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Anche a voler supporre scientifica la guerra, bisognerebbe pur sempre dipingerla come Elstir dipingeva il mare, nell’altro senso; e muovere da illusioni e credenze da rettificare, a poco a poco, come fa Dostojevkij nel raccontare una vita.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 321




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E così il salotto della principessa di Guermantes era illuminato, immemore e fiorito come un quieto camposanto. Il tempo non s’era limitato a disfare antiche creature: vi aveva reso possibili, vi aveva creato raggruppamenti nuovi.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 285




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Non c’è umiliazione, per quanti grande, cui uno non dovrebbe facilmente rassegnarsi, sapendo che, dopo alcuni anni, i  nostri errori, sepolti, non saran più che un’invisibile polvere su cui sorriderà la pace ridente e fiorita della natura.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 284




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Si muove dall’idea che le persone siano rimaste identiche, e si giudicano vecchie. Ma, se si parte dall’idea che son vecchie, si ritrovano pressoché uguali, o non troppo mal ridotte. Nel caso di Odette, non si trattava soltanto di questo: il suo aspetto, per chi conoscesse la sua età e si aspettasse perciò di vedere una vecchia signora, sembrava una sfida alle leggi della cronologia più miracolosa di quella della conservazione del radio rispetto alle leggi della natura. Lì per lì non la riconobbi non già perché fosse cambiata, ma perché non lo era.


Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 283



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Il Tempo dispone di speciali treni rapidi per condurre a una vecchiaia precoce. Ma su binario parallelo corrono in senso opposto treni altrettanto veloci. Scambiai ad esempio il signor di Courgivaux per suo figlio, perché appariva ringiovanito (doveva aver passato la cinquantina e sembrava più giovine che a trent’anni). Aveva trovato un medico intelligente, soppresso l’alcool e il sale,

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 277




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Quella voce sembrava uscire da un fonografo perfezionato, perché, se era quella del mio amico, usciva tuttavia da un omaccione brizzolato, ch’io più non riconoscevo; e mi sembrava, quindi, che solo artificialmente, per mezzo di un trucco meccanico, avessero messo la voce del mio amico in quel grosso vecchio qualunque.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 276




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(poiché l’ annientamento della giovinezza, la distruzione del vigor pieno e dell’agilità è un primo nulla)


Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 274



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Ma una ragione più grave spiegava la mia angoscia: scoprivo l’azione distruttrice del Tempo, proprio nel momento in cui volevo accingermi a rendere chiare, a “intellettualizzare” in un’opera d’arte, delle realtà extratemporali.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 265




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la vita i vecchi li forma con adolescenti che durano un numero abbastanza grande di anni.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 263




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Un teatrino di marionette immerse nei colori immateriali degli anni, di marionette che esteriorizzavano il Tempo: il Tempo, che, d’ordinario, non è visibile, che per diventare tale va in cerca di corpi e che, dovunque li incontra, se ne impossessa per mostrar su di loro la propria lanterna magica.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 258




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Il sogno costituiva inoltre uno dei fatti della mia vita che m’avevan sempre colpito di più, che maggiormente avevano contribuito a convincermi del carattere puramente mentale della realtà: non ne avrei disdegnato l’ausilio nella composizione della mia opera.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 247




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tutto un quadro incantevole di sentimenti, di tenerezze, di voluttà, di rimpianti vagamente ombreggianti, tutto un “Imbarco per Citera” della passione, di cui vorremmo annotare, per lo stato di veglia, le sfumature, d’una verità deliziosa, ma labile come un dipinto troppo sbiadito per poter essere restaurato. E forse il sogno mi aveva affascinato anche per la sua formidabile gara con il Tempo.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 244-5




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In realtà, ogni lettore, quando legge, è soltanto il lettore di se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una sorta di strumento ottico ch’esso offre al lettore per permettergli di scorgere ciò che forse, senza il libro, non avrebbe veduto in se stesso.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 244




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E appena si è compreso che la sofferenza è la miglior cosa che si possa incontrare nella vita, allora si pensa senza sgomento, quasi come a una liberazione, alla morte.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 242




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*Sono le passioni ad abbozzare i nostri libri, i riposi di cui si gode tra l’una e l’altra a scriverli.


Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 240



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Quanto alla felicità, essa non ha quasi che una sola utilità: render possibile la sventura. Bisogna che, nella felicità, foggiamo legami ben dolci e forti di fiducia e di tenerezza, perché la loro rottura ci causi quello strazio così prezioso che si chiama “sventura”. Se non fossimo stati felici, per lo meno grazie alla speranza, le sventure sarebbero prive di crudeltà e, di conseguenza, infruttuose.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 240




#PROUSTwitter 184

L’intelligenza dia l’inizio all’opera: strada facendo non mancheranno certo i dolori, che si assumeranno il compito di portarla a termine.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 240




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Le idee sono dei surrogati dei dolori: nel momento in cui si mutano in idee, perdono un po’ della loro azione nociva sul nostro cuore, e anzi fin dal primo istante la trasformazione stessa sprigiona subito gioia. Surrogati però solo nell’ordine del tempo, giacché sembra che l’elemento primordiale sia l’idea, e il dolore soltanto il modo come certe idee entrano dapprima in noi.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 239




#PROUSTwitter 182

Perché solo la felicità è salutare al corpo, ma è il dolore a sviluppare le energie dello spirito.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 238




#PROUSTwitter 181

L’intelligenza non conosce le situazioni chiuse, senza via d’uscita, proprie della vita.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 238




#PROUSTwitter 180

Gli esseri più stupidi, con i loro gesti, i loro discorsi, i loro sentimenti involontariamente espressi, manifestano leggi che essi non scorgono, ma che l’artista coglie in loro. A causa di questo genere di osservazioni, il profano giudica di animo cattivo lo scrittore, ma a torto, perché in un tratto ridicolo l’artista vede una bella legge generale, senza farne carico alla persona osservata più di quanto un chirurgo non le farebbe colpa di soffrire di frequenti disturbi circolatori; di fatto lo scrittore si burla delle altrui ridicolaggini meno d’ogni altro.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 233




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Guardiamoci dall’imitare i rivoluzionari, che per “civismo” disprezzavano, se pur non distruggevano, le opere di Watteau e di La Tour, pittori che onorano la Francia più di tutti quelli della Rivoluzione messi insieme.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 220






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Lo scrittore invidia il pittore, vorrebbe prendere schizzi, appunti, ma, se lo fa, è perduto.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 232




#PROUSTwitter 177

*Lo studio delle leggi del carattere lo si può condurre altrettanto bene scegliendo un soggetto serio quanto uno frivolo, così come un anatomista può studiare le leggi dell’anatomia altrettanto bene sul corpo d’un imbecille quanto su quello d’un uomo d’ingegno: le grandi leggi morali, come quelle della circolazione del sangue o dell’eliminazione renale, variano ben poco in rapporto al valore intellettuale degli individui.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 213




#PROUSTwitter 176

*Ogni persona che ci fa soffrire può esser da noi messa in relazione con una divinità, di cui essa non è che un riflesso frammentario e l’ultimo scalino di accesso: divinità (Idea) la cui contemplazione ci dà subito gioia in luogo della tristezza ch’era in noi. Tutta l’arte di vivere consiste nel servirsi delle persone che ci fanno soffrire solo come di uno scalino che ci permette di accedere alla loro forma divina e di popolare così gioiosamente la nostra vita di divinità.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 231




#PROUSTwitter 175

Come il seme, anch’io ero destinato a morire non appena si fosse sviluppata la pianta, per la quale scoprivo di essere vissuto senza saperlo, senza aver mai avuto il sospetto che la mia vita potesse un giorno entrare in rapporto coi libri che avrei voluto scrivere e per i quali, quando un tempo mi sedevo a tavolino, non trovavo argomenti.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 231




#PROUSTwitter 174

La vita vera, la vita finalmente scoperta e tratta alla luce, la sola vita quindi realmente vissuta, è la letteratura; vita che, in un certo senso, dimora in ogni momento in tutti gli uomini altrettanto che nell’artista. Ma essi non la vedono, perché non cercano di chiarirla.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 227




#PROUSTwitter 173

Un’ora non è soltanto un’ora: è un vaso colmo di profumi, di suoni, di progetti e di climi. Quel che noi chiamiamo “realtà” è un certo rapporto fra quelle sensazioni e i ricordi che ci circondano simultaneamente, - rapporto soppresso da una qualsiasi visione cinematografica, la quale appunto per questo tanto più s’allontana dal vero quanto più pretende di aderirvi, - rapporto unico che lo scrittore deve ritrovare, se vuol concatenare per sempre nella sua frase i due termini differenti.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 220-1




#PROUSTwitter 172

Così la ferrovia avrebbe dovuto uccidere la contemplazione, ed era inutile rimpiangere l’età delle diligenze; ma l’automobile adempie la funzione di quest’ultime e fa sostare di nuovo i turisti davanti alle chiese abbandonate.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 220





#PROUSTwitter 171

Se si tratta di render l’arte accessibile al popolo, rinunciando alle raffinatezze della forma, “buone per gli sfaticati”, io avevo frequentato abbastanza le persone di mondo da sapere che i veri illetterati son loro, non gli operai elettricisti. Per quest’aspetto, un arte popolare quanto alla forma appare destinata piuttosto ai membri del Jockey che non agli iscritti alla Confederazione generale del lavoro; quanto agli argomenti, i romanzi popolari annoiano la gente del popolo quanto i ragazzi i libri scritti apposta per loro. Leggendo, uno cerca di evadere dalla propria cerchia, e gli operai sono altrettanto curiosi dei principi che i principi degli operai.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 219




#PROUSTwitter 170

Un certo nome letto un certo giorno in un libro contiene nelle sue sillabe il vento rapido e il sole splendente di quando lo leggevamo.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 216




#PROUSTwitter 169

Un’opera che contenga teorie è come un oggetto su cui si sia lasciato il cartellino del prezzo. Si ragiona, cioè si divaga, quando manca la forza di costringersi a far passare un’impressione attraverso tutti i successivi stadi che faranno capo al suo fissamento, l’espressione. La realtà da esprimere risiede, ora lo capivo, non nell’apparenza del soggetto, ma a una profondità in cui tale apparenza conta ben poco,

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 213




#PROUSTwitter 168

E forse, più dalla qualità del linguaggio che non dai principi estetici professati si può giudicare a quale livello sia stato portato il lavoro intellettuale e morale.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 213




#PROUSTwitter 167

come un ragazzo veramente ben educato, udendo dire dalle persone da cui sia mandato a pranzo: “Noi parliamo apertamente, siamo franchi”, sente che ciò indica una qualità umana inferiore alla buona azione pura e semplice, la quale è usa tacere. L’arte vera non sa che farne di tante proclamazioni e si compie nel silenzio. Del resto, coloro che così teorizzavano usavano frasi fatte stranamente somiglianti a quelle degli imbecilli ch’essi stigmatizzavano.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 212-3




#PROUSTwitter 166

Me ne convincevo considerando la falsità della cosiddetta arte realistica, la quale non sarebbe così menzognera se nella vita non avessimo preso l’abitudine di dare alle nostre impressioni un’espressione che ne differisce tanto e che scambiamo, dopo breve tempo, per la realtà medesima.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 212




#PROUSTwitter 165

Così, ero ormai giunto a questa conclusione; che non siamo affatto liberi di fronte all’opera d’arte, che non la componiamo a nostro piacimento, ma che, preesistente a noi, dobbiamo, dacché è a un tempo necessaria e nascosta, e come faremmo per una legge della natura, scoprirla.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 212




#PROUSTwitter 164

L’impressione è per lo scrittore ciò che è l’esperimento per lo scienziato: con questa differenza tuttavia, che nello scienziato il lavoro dell’intelligenza precede, nello scrittore segue.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 211




#PROUSTwitter 163

Nell’arte le scuse non valgono e delle intenzioni non si tiene conto; in ogni momento l’artista deve ascoltare il proprio istinto: il che fa si che l’arte è il fatto più reale, la più austera scuola di vita, e il vero Giudizio finale.




Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 211



#PROUSTwitter 162

Quante volte, nel corso della mia vita, la realtà mi aveva deluso, perché nel momento in cui la percepivo l’immaginazione, che era l’unico organo di cui fossi dotato per godere la bellezza, non poteva applicarsi ad essa, per quell’inflessibile legge la quale vuole che soltanto le cose assenti siano immaginabili.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 202




#PROUSTwitter 161

Sì, se il ricordo, grazie all’oblio, non ha potuto contrarre nessun legame, gettare nessun ponte fra sé e il momento presente: se è rimasto nel suo proprio luogo, alla sua propria data, se ha conservato le distanze, il suo isolamento nella profondità d’una valle o sulla vetta d’una montagna, esso ci fa di colpo respirare un’aria nuova proprio perché è un’aria che s’è già respirata in passato, - quell’aria più pura che invano i poeti hanno tentato di far regnare in Paradiso, e che non potrebbe darci questa sensazione profonda di rinnovamento se non fosse già stata respirata, perché i veri paradisi sono quelli che abbiamo perduto.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 201



#PROUSTwitter 160

“Coglimi al volo, se sei capace, e studiati di sciogliere l’enigma di felicità che ti propongo”.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 197



#PROUSTwitter 159

Non percorrevo le medesime vie della gente che vi passeggiava quel giorno, ma un passato scorrevole, triste e dolce.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 188



#PROUSTwitter 158

Il suolo sapeva da sé dove andare: la sua resistenza era vinta. E, come un aviatore che fin allora si sia trascinato penosamente a terra, “decollando” d’improvviso, io mi alzai lento verso le silenziose altezze della memoria-

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 187



#PROUSTwitter 157

In questo libro, dove non c’è un solo fatto che non sia fittizio, dove non c’è un solo personaggio “a chiave”, dove tutto è stato inventato da me secondo le necessità della mia dimostrazione,

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 174



#PROUSTwitter 156

Nelle persone che amiamo, c’è, immanente in loro, un qualche nostro sogno che non sappiamo sempre discernere, ma che perseguiamo. Era stato il mito di Bergotte, di Swann, a farmi amare Gilberte; il mito di Gilberto il Malo a farmi amare la duchessa di Guermantes.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 167



#PROUSTwitter 155

Ma che importavano sirene e Gotha a chi era andato in cerca di voluttà? Della cornice sociale, della cornice della natura, che circonda i nostri amori, noi quasi non ci curiamo. La tempesta sconvolge il mare, la nave beccheggia da ogni lato, dal cielo precipitano torrenti di pioggia mulinati dal vento, e al massimo accordiamo un momento d’attenzione, per schermirci dalla molestia che ci procura, all’immenso scenario in cui siamo così poca cosa: noi, e con noi il corpo che cerchiamo di avvicinare.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 161



#PROUSTwitter 154

“Detesto la mediocrità” diceva “la commedia borghese è troppo contegnosa, a me ci vogliono o le principesse della tragedia classica o la farsaccia. Niente vie di mezzo: o Phèdre o Les Saltimbanques”.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 157



#PROUSTwitter 153

“Tutti gli eroi di questa guerra, io li ammiro.” disse il signor di Charlus “Prendete, mio caro, i soldati inglesi, che io un po’ troppo alla leggera, all’inizio della guerra, consideravo come giocatori di calcio qualsiasi, piuttosto presuntuosi per misurarsi con dei professionisti, e che professionisti! Ebbene, non fosse che esteticamente, sono semplicemente atleti della Grecia, badate bene a quel che dico, di Grecia, mio caro, sono i giovani di Platone, o, meglio ancora, Spartiati.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 132


#PROUSTwitter 152

Aeroplani si alzavano ancora come razzi a raggiungere le stelle, e riflettori facevano muovere lentamente nel cielo, sezionato, come un pallido pulviscolo d’astri, di errabonde vie lattee. Gli aeroplani tuttavia, si inserivano in mezzo alle costellazioni; e scorgendo tutte quelle “stelle nuove”, veniva realmente fatto di pensare a un altro emisfero.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 126



#PROUSTwitter 151

In quella Parigi, la cui bellezza, nel 1914, io avevo visto  attendere quasi inerme la minaccia del nemico che si avvicinava, v’era di certo, come allora, l’antico immutato splendore d’una luna crudelmente, misteriosamente serena, che riversava sui monumenti ancora intatti l’inutile bellezza della propria luce;


Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 126



#PROUSTwitter 150

; la verità è che la guerra la si dichiara di nuovo ogni mattina. E chi la vuol continuare è altrettanto colpevole di chi l’ha cominciata: forse di più, perché il primo poteva anche non prevederne gli orrori.


Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 120



#PROUSTwitter 149

Quanto ai monumenti, quel che mi sgomenta non è tanto la scomparsa d’un capolavoro unico per bellezza come la cattedrale di Reims, ma l’assistere all’annientamento di tutti quei complessi architettonici che rendevano istruttivo e incantevole il più piccolo villaggio della Francia.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 118



#PROUSTwitter 148

“Insomma, mio povero amico,” proseguì il signor di Charlus, “tutto questo è spaventoso e abbiamo ben altro che articoli noiosi da deplorare. Si parla di vandalismo, di statue distrutte. Come se la distruzione di tanti meravigliosi giovani, vere e incomparabili statue policrome, non fosse anch’essa un vandalismo! Una città rimasta senza uomini belli non sarà come una città di cui tutte le statue siano state distrutte?

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 116-7



#PROUSTwitter 147

il pubblico, che aveva resistito ai modernisti della letteratura e dell’arte, segue quelli della guerra perché i cervelli piccini restano schiacciati non dalla bellezza, ma dall’enormità dell’azione.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 101



#PROUSTwitter 146

Un ultimo tratto completerà il quadro della germanofilia del signor di Charlus: egli ne andava debitore, per una reazione bizzarra, al suo “Charlismo”. I Tedeschi gli parevano molto brutti, forse perché un po’ troppo vicini al suo sangue; andava pazzo pei Marocchini, e soprattutto per gli Anglosassoni, nei quali vedeva quasi delle statue viventi di Fidia.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 98



#PROUSTwitter 145

In breve, la gente di mondo s’era stancata del signor di Charlus, non già per aver troppo compreso le sue non comuni doti intellettuali. Lo giudicava “anteguerra”, fuori moda, perché proprio le persone più inette a giudicare i pregi altrui, adottano, per classificarli, i verdetti della moda; non hanno ancora toccato il fondo, anzi nemmeno sfiorato la superficie degli uomini di valore d’una generazione, ed eccole pronte a condannarli in blocco, perché ecco affermarsi il cartellino d’una generazione nuova, che a sua volta non sarà maggiormente compresa.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 86-7



#PROUSTwitter 144

“C’è da domandarsi se siano proprio aviatori o non piuttosto Valchirie che salgano a volo”. Pareva compiacersi di questa similitudine tra aviatori e Valchirie, che, del resto, spiegava con ragioni puramente musicali: “Diamine, è un fatto che la musica delle sirene era proprio quella d’una Cavalcata!”.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 77-8



#PROUSTwitter 143

“La battaglia di Méséglise è durata più di otto mesi, i Tedeschi vi hanno perduto più di centomila uomini: Méséglise l’hanno distrutta, ma non sono riusciti a prenderla. Il viottolo che amavate tanto, quello che noi chiamiamo il sentiero dei biancospini e dove, a sentir voi, vi sareste innamorato di me quand’eravate piccolo, mentre con tutta sincerità vi assicuro che ero io a essere innamorata di voi, non so dirvi l’importanza che ha presa. L’immenso campo di grano cui conduce è la famosa quota 307 che chi sa quante volte avrete sentito nominare nei bollettini. I Francesi hanno fatto saltare il ponticello sulla Vivonne, che, dicevate, non vi ricordava quanto avreste voluto la vostra infanzia; i Tedeschi ve ne hanno gettati altri, per un anno e mezzo hanno tenuto in pugno una metà di Combray e i Francesi l’altra”.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 75



#PROUSTwitter 142

Nel vivere all’addiaccio con i Senegalesi, che facevano in ogni momento il sacrificio della loro vita, Saint-Loup provava, senza dubbio castamente, una voluttà cerebrale in cui entrava molto disprezzo per i “signorini dalle maniere leziose”, e che, per quanto opposta possa sembrare, non era molto diversa da quella procuratagli dalla cocaina di cui aveva abusato a Tansonville, e di cui l’eroismo, come un rimedio che prende il posto di un altro, lo guariva.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 61



#PROUSTwitter 141

All’ora di cena i ristoranti erano pieni; e se, per la strada, scorgevo un povero militare in licenza, sfuggito per sei giorni al pericolo permanente di morte, e pronto a tornarsene in trincea, posare gli occhi sulle vetrate illuminate, soffrivo come all’albergo di Balbec quando i pescatori ci stavano a guardarci mangiare;

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 51-2



#PROUSTwitter 140

In luogo di ornamenti egizi ecco ora anelli o braccialetti composti con schegge di proiettile o di ghiere di granate da 75 e accendisigari fabbricati con due soldi inglesi, cui un soldato era riuscito a dare, nel suo nascondiglio, una patina tanto bella che il profilo della regina Vittoria vi sembrava inciso dal Pisanello.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 39



#PROUSTwitter 139

Avevo un bel pranzare in società: i commensali non li vedevo, perché, mentre credevo di guardarli, li radiografavo. Ne veniva che, riunendo insieme tutte le osservazioni ch’io facevo su di loro durante un pranzo, il disegno costituito dalle linee da me tracciate raffigurava un insieme di leggi psicologiche, in cui l’interesse proprio che il commensale aveva avuto nel discorrere non trovava quasi posto.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 33



#PROUSTwitter 138

Come a un geometra che, spogliate le cose delle qualità sensibili, non ne veda più che il substrato lineare, quel che diceva la gente mi sfuggiva, perché mi interessava non ciò che essa voleva dire, bensì il modo come lo diceva, rivelatore per me del loro carattere o dei loro lati meschini. O meglio, un oggetto che era sempre stato più particolarmente il fine della mia ricerca, perché mi procurava un piacere specifico: il punto comune a un essere e a un altro.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 33



#PROUSTwitter 137

La mia memoria, persino quella involontaria, aveva ormai perduto l’amore per Albertine. Sembra però che vi sia una memoria involontaria delle membra, pallida e sterile imitazione dell’altra, che vive più a lungo, come certi animali o vegetali in intelligenti vivono più a lungo dell’uomo. Le gambe, le braccia sono piene di ricordi intorpiditi.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 12



#PROUSTwitter 136

Mentre si scendeva nel mistero di una valle perfetta e profonda, orlata dal chiaro di luna, ci fermammo un attimo, come insetti che stanno per sprofondarsi nel cuore d’un calice bluastro.

Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 5



#PROUSTwitter 135

Solo un giovine sposo che abbia avuto a lungo un’amante sa togliere con grazia il cappotto alla moglie prima di entrare in un ristorante, e aver con lei I riguardi che le si convengono.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 280



#PROUSTwitter 134

fra le persone cosiddette "immorali", le indignazioni morali sono forti come nelle altre e ne differisce, appena un poco, l’oggetto.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 278



#PROUSTwitter 133

la nostra vita, nella sua lunghezza, non è regolata sulla vita delle nostre amicizie. Fate che passi un certo periodo di tempo e si vedranno riapparire – come certi ex ministri in politica, e, a teatro, certe commedie dimenticate – rapporti di amicizia ripresi fra le medesime persone di una volta, dopo lunghi anni di interruzione, e ripresi con piacere.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 276



#PROUSTwitter 132

* Tutto quel che ci pare imperituro tende alla distruzione; una condizione mondana, come qualsiasi altra cosa, non è create una volta per tutte, ma, come la potenza di un impero, si rifà a ogni istante con una specie di creazione perpetua; e così si possono spiegare le apparenti anomalie della storia mondana o politica nel corso di un mezzo secolo. La creazione del mondo non è accaduta in principio, avviene ogni giorno.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 269



#PROUSTwitter 131

l’ottimismo è la filosofia del passato. Fra tutti gli avvenimenti possibili, quelli che sono realmente accaduti essendo i soli che conosciamo, ci pare inevitabile il male che hanno determinato; e il poco bene che non hanno potuto fare a meno di portare con sé, lo attribuiamo a loro merito immaginandoci che senza di loro non sarebbe accaduto.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 259



#PROUSTwitter 130

“La tua povera nonna, lo sai, - (mi disse), - ripeteva spesso: E’ strano, non c’è nessuno che possa essere più insopportabile o più caro di quel bambino”.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 254



#PROUSTwitter 129

: ero ormai appena i battiti del mio cuore e l’attenzione che seguiva ansiosamente lo sviluppo di O sole mio.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 251



#PROUSTwitter 128

La città che mi stava dinanzi aveva smesso di esser Venezia. La sua personalità, il suo nome, mi parevano bugiarde finzioni che non avevo più il coraggio di imporre alle pietre. I palazzi mi parevano ridotti ai loro elementi più semplici, mucchi di marmi simili a tutti gli altri; e l’acqua una combinazione di idrogeno e azoto, eterna, cieca, anteriore ed esterna a Venezia, ignara dei dogi e di Turner.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 251



#PROUSTwitter 127

si tratta di creature reali ed effettivamente volanti, li vediamo salire, descrivere delle curve, eseguir con la massima facilità dei loopings, picchiare verso terra a testa bassa, aiutati dalle ali che permetton loro di mantenersi in condizioni contrarie alle leggi di gravità; e fanno pensare a una varietà di uccelli, o a giovani allievi di Garros esercitantisi nel volo librato, piuttosto che agli angeli dell’arte del Rinascimento e delle età seguenti, le cui ali sono appena emblemi e che si muovono come altri personaggi celesti, ma sprovvisti di ali.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 246-7



#PROUSTwitter 126

Mi dirigevo quasi sempre verso San Marco, con una gioia tanto maggiore in quanto a quella chiesa giungevo in gondola, sì che essa non mi si presentava solo come monumento, ma come la mèta d’un percorso sull’acqua marina e primaverile che per me faceva con San Marco un’unità indivisibile e viva. Si entrava, mia madre ed io, nel Battistero, mettendo il piede sui mosaici di marmi e paste vitree del pavimento, avendo di fronte a noi le larghe arcate di cui il tempo ha leggermente flesso le superfici svasate e rosee, conferendo alla chiesa, dove ha rispettato la freschezza di quei colori, l’apparenza d’esser composta d’una materia dolce e malleabile come cera d’alveoli giganteschi; e dove invece ha raggrinzito la materia e dove gli artisti l’hanno traforata o lumeggiata d’oro, d’essere la preziosa rilegatura, in un qualche cuoio di Cordova, del colossale Evangelo di Venezia.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 243-4



#PROUSTwitter 125

“E nessuno ha fatto il nome di Giolitti?” A queste parole la benda cadde dagli occhi del principe Foggi, cui sembrò d’intendere un murmure celeste. Immediatamente dopo, il signor di Norpois si mise a parlare di questo e di quello, fece liberamente un po’ di rumore, come, dopo l’ultima nota d’una sublime aria di Bach, non si ha più ritegno, di parlare ad alta voce e di andare a cercare il soprabito al guardaroba. Rese anzi più secca la rottura pregando il principe di recare i suoi omaggi ai piedi delle Loro Maestà il Re e la Regina, quando avesse avuto occasione di vederli:

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 233



#PROUSTwitter 124

A tua nonna veder tramontare il sole sul palazzo dei dogi sarebbe piaciuto come un tramonto in montagna. E c’era, infatti, una parte di vero in quel che mia madre diceva, perché, mentre la gondola ci riaccompagnava risalendo il Canal Grande, si guardava la fila dei palazzi, fra i quali passavamo, riflettere la luce e l’ora sui loro fianchi rosati e mutare con quelle, non come abitazioni private e monumenti celebri, quanto piuttosto come una scogliera di marmo che si costeggi, la sera, in barca, per vedere il tramonto. Così, disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immaginazione umana.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 226



#PROUSTwitter 123

Ma, dal secondo giorno in poi, quel che vidi svegliandomi, quel che mi fece alzare (perché s’era sostituito nella mia memoria e nel mio desiderio ai ricordi di Combray) furono le impressioni della mia prima uscita mattutina per Venezia, per Venezia dove la vita quotidiana era altrettanto reale che a Combray; come a Combray la mattina della domenica, c’era sicuramente il piacere di scendere in una via in festa, ma quella via era tutta di un’acqua di zaffiro, aerata da tiepidi soffi e di un colore tanto resistente che i miei occhi stanchi potevano, per riposarsi e senza paura che cedesse, appoggiarvi gli sguardi.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 220



#PROUSTwitter 122

Da una certa età in poi, i nostri ricordi sono talmente intrecciati insieme che la cosa cui si pensa, il libro che si legge non hanno quasi più importanza. Abbiamo messo dappertutto qualcosa di noi, tutto è fecondo, tutto è pericoloso, ed è possibile compiere scoperte altrettanto preziose nei “Pensieri” di Pascal come nel foglietto pubblicitario di una saponetta.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p. 134



#PROUSTwitter 121

(Bastava alla mia memoria anche una sillaba sola comune a due diversi nomi - come un elettricista che si contenti anche di un conduttore piccolissimo – per stabilire il contatto tra Albertine e il mio cuore).


La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.129



#PROUSTwitter 120

Noi conosciamo solo quel che è nuovo, quel che improvvisamente introduce nella nostra sensibilità un mutamento di tono che ci colpisce, qualcosa cui l’abitudine non abbia ancora sostituito i suoi sbiaditi facsimile.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.120



#PROUSTwitter 119

Anche quando Albertine cessò a poco a poco d’essermi presente nella mente e onnipotente nel cuore, soffrivo – come quando era là – se dovevo entrare nella sua camera, cercar l’interruttore, sedermi vicino alla pianola. Suddivisa in tante piccolo divinità familiari, essa abitò a lungo la fiamma della candela, il pomo della porta, il dorso d’una sedia, e altri regni più immateriali, come una notte d’insonnia o l’emozione causatami dalla prima visita d’una donna che mi fosse piaciuta.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.113



#PROUSTwitter 118

tutti i desideri, quanto più erano stati acuti, erano mutati in tormenti tanto più crudeli; come se, in quell’algebra della sensibilità, riapparissero col medesimo coefficiente, ma col segno “meno” invece che col segno “più”.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.107



#PROUSTwitter 117

la persona non muore tutt’a un tratto per noi, ma resta invece immersa in una specie di aura vitale, che non ha niente di una immortalità effettiva, ma che le consente di occupare i nostri pensieri come quando era viva. E’ come se fosse in viaggio. E’ una sopravvivenza piuttosto pagana.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.100



#PROUSTwitter 116

Un mattino credetti di vedere la forma oblunga d’una collina nella nebbia, di sentire il calore di una tazza di cioccolata, mentre orribilmente mi stringeva il cuore la memoria di quel pomeriggio, quando Albertine era venuta a vedermi e per la prima volta l’avevo baciata; era a causa del singhiozzo del calorifero ad acqua che era stato riacceso.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.82



#PROUSTwitter 115

L’arte non è la sola a porre incanto e mistero negli oggetti più futili: quel medesimo potere di metterli in rapporto intimo con noi è devoluto anche al dolore.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.82



#PROUSTwitter 114

Non ero un unico uomo, ma la sfilata, ora per ora, di un esercito composito, dove c’erano, secondo il momento, degli appassionati, degli indifferenti, dei gelosi; di cui neppure un geloso della medesima donna.
La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.77



#PROUSTwitter 113

E quei momenti del passato non sono immobili: serbano nella nostra memoria il moto che li travolgeva verso l’avvenire, verso un avvenire divenuto esso stesso un passato, e trascinandoci con esso.
La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.77



#PROUSTwitter 112

E poi, al ricordo delle ore puramente naturali si aggiungerebbe di necessità il paesaggio morale, che ne fa qualcosa di unico. Quando, più tardi, avessi udito il corno a fiato del capraio, in una prima giornata di bel tempo quasi italiano,

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.73



#PROUSTwitter 111

Avevo ormai una sola speranza per l’avvenire, una speranza più straziante d’un timore: quella di dimenticare Albertine. Sapevo che l’avrei dimenticata un giorno: avevo pur dimenticato Gilberte, la signora di Guermantes; avevo pur dimenticato la nonna. E la più giusta e più crudele punizione nostra per quell’oblio tanto assoluto, calmo come quello dei cimiteri, col quale ci siamo distaccati dalle persone che non amiamo più, è che quell’oblio medesimo lo intravediamo inevitabile verso coloro che amiamo ancora. In verità, sappiamo che è una condizione non dolorosa, una condizione di indifferenza. Ma, non potendo pensare contemporaneamente a quel che ero e a quel che sarei stato, pensavo con disperazione a tutto quel tegumento di carezze, di baci, di amici sonni, di cui avrei presto dovuto lasciarmi spogliare per sempre.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.70



#PROUSTwitter 110

E anche per le vie m’avveniva di isolare sullo schienale di una panchina, e di raccogliere, la purezza naturale d’un raggio di luna in mezzo alle luci artificiali di Parigi:

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.69



#PROUSTwitter 109

, il cuore mi fu sconvolto peggio che da una corrente elettrica, perché la forza che compie il maggior numero di volte in un secondo il giro del mondo non è l’elettricità, è il dolore.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.59



#PROUSTwitter 108

, come un appassionato di sport invernali, se vede partire le rondini, conclude allegramente che il freddo s’avvicina.
La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.55



#PROUSTwitter 107

Mi pareva che quel che m’ero tante volte recitato a me stesso, e che avevo ascoltato a teatro, fosse l’enunciato delle leggi che dovevo sperimentare nella mia vita. Nell’animo nostro ci son cose che non sappiamo quanto ci sono care.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.45



#PROUSTwitter 106

Forse una delle cause delle nostre perpetue delusioni d’amore è in quelle perpetue deviazioni, per le quali, all’attesa della persona ideale che amiamo, ogni convegno ci conduce, come risposta, una persona di carne che del nostro sogno già così poco contiene. E poi, quando chiediamo qualcosa a quella persona, ne riceviamo una lettera, dove persino di lei rimane ben poco, come nelle lettere algebriche rimane appena la determinazione delle cifre aritmetiche, che già non contenevano più la qualità dei frutti o dei fiori addizionati. E tuttavia “amore”, “persona amata”,

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.40



#PROUSTwitter 105

avevo creduto di non aver trascurato nulla, da esatto analista; avevo creduto di conoscere bene il fondo del mio cuore. Ma la nostra intelligenza, per quanto sia lucida, non può scorgere gli elementi che lo compongono fintanto che, dallo stato volatile in cui quasi sempre si trovano, un fenomeno capace di isolarli non fa subir loro un inizio di solidificazione.

La fuggitiva, trad. F. Fortini, Giulio Einaudi Editore, p.4



#PROUSTwitter 104

nella nostra memoria troviamo di tutto: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove mettiamo le mani a caso ora su una droga calmante, ora su un pericoloso veleno.


La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.402



#PROUSTwitter 103

Quell’amore tra donne era per me qualcosa di troppo sconosciuto, di cui nulla mi permetteva di immaginare con certezza, con precisione, i piaceri, la natura. Quanti esseri, quanti luoghi (che magari non la riguardavano direttamente: indefiniti luoghi di piacere dove lei poteva averlo gustato, ambienti affollati dove ci si sfiora l’un con l’altro), Albertine – come una persona che facesse passare davanti a sé, al controllo, il proprio seguito, un’intera compagnia, la faccia entrare in teatro aveva introdotto nel mio cuore dalla soglia della mia immaginazione o delle mie memorie, dove mi erano indifferenti! Adesso, ne avevo una  conoscenza interna, immediata, dolorosa, spasmodica. L’amore è lo spazio e il tempo resi sensibili al cuore.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.397



#PROUSTwitter 102

Stupivo quando a una donna che a me era parsa trascurabile, Swann aggiungeva retrospettivamente una dignità artistica, paragonandola, come si compiaceva di fare galantemente davanti a lei, a qualche ritratto del Luini o ritrovando nel suo vestito l’abbigliamento o i gioielli di un quadro del Giorgione.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.395



#PROUSTwitter 101

; e su quelle pareti della camera di Parigi, pur dota d’invenzioni più moderne di quelle di Combray, io vedevo stendersi, secondo che Albertine suonava Rameau o Borodin, ora un arazzo del Settecento seminato di amorini su un fondo di rose, ora la steppa orientale, dove lo sonorità si spengono nelle sconfinate distanze e nell’ovatta della neve.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.393



#PROUSTwitter 100

- Caruccio, che peccato che siate così pigro! Voi vedete la letteratura in maniera molto più interessante di come ce la facevano studiare a scuola: i compiti che ci davano sulla Esther di Racine: “Signore”, non ricordate? -
La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.392



#PROUSTwitter 99

i grandi scrittori non hanno mai composto se non un’opera sola; o piuttosto, non hanno mai fatto che rifrangere attraverso “mezzi” diversi la stessa bellezza da loro arrecata al mondo.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.386



#PROUSTwitter 98

E, vedendo quel corpo trascurabile disteso là, mi domandavo quale tavola di logaritmi esso costituisse perché tutte le azioni cui potesse essersi trovato immischiato, da una gomitata allo sfioramento di un abito, potessero causarmi, estese all’infinito di tutti i punti che aveva occupato nel tempo e nello spazio e bruscamente ravvivate a quando a quando nel mio ricordo, angosce così dolorose

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.370



#PROUSTwitter 97

dove si fa meglio il sogno della vita è pur sempre in una  biblioteca.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.340



#PROUSTwitter 96

; una parte staccatasi dal mondo esterno per rifugiarsi nella nostra anima, cui conferisce un plusvalore, e alla cui sostanza abituale s’è completamente assimilata , trasformandosi – case distrutte, persone d’altri tempi, compostiere di frutta dei pranzi di cui ci ricordiamo – in quell’alabastro traslucido dei nostri ricordi, di cui non possiamo mostrare il colore, che vediamo soltanto noi.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.292



#PROUSTwitter 95

E, allo stesso modo che certi esseri sono gli ultimi testimoni di forme di vita abbandonate dalla natura, io mi domandavo se la musica non sia l’unico esempio di quel che sarebbe potuta essere - senza l’invenzione del linguaggio, la formazione delle parole, l’analisi delle idee – la comunicazione delle anime.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.264



#PROUSTwitter 94

Se un poeta muore di una polmonite infettiva, vi figurate voi, i suoi amici intenti a spiegare al pneumatococco che quel poeta è un genio e che dovrebbe lasciarlo vivere?

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.228



#PROUSTwitter 93

Ora, la vita mondana non offre che la conversazione, una conversazione scema, ma che ha il potere di sopprimere le donne, le quali si riducono a semplici domande e risposte. Fuori della società, le donne ridiventano quel che è così riposante per un vecchio: un oggetto di contemplazione.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.185



#PROUSTwitter 92

noi non guardiamo gli occhi di una donna sconosciuta come guarderemmo una pietruzza d’opale o d’agata. Noi sappiamo che il piccolo raggio che li irida e i grani di brillante che li fanno scintillare sono il solo elemento visibile a noi di un pensiero, di una volontà, di una memoria dove risiede la casa familiare che noi non conosciamo, gli amici prediletti che invidiamo.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.172



#PROUSTwitter 91

Vi ricordate la chiesa di Marcouville-l’Orgueilleuse? A Elstir non piaceva perché era nuova. Ora, non vi pare che egli sia in contraddizione col suo impressionismo, isolando così un monumento dall’impressione globale in cui è contenuto, traendolo fuori dalla luce in cui s’è dissolto, per esaminarne il valore intrinseco con occhi di archeologo? Forse che, quando li dipinge, un ospedale, una scuola, un manifesto murale non hanno lo stesso valore d’una cattedrale inestimabile situata accanto a loro, in un’immagine indivisibile?

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.168



#PROUSTwitter 90

le grandi opere dell’Ottocento, d’un secolo cioè i cui maggiori scrittori hanno fallito i loro libri, ma, guardandosi lavorare, come fossero a un tempo gli artefici e i giudici, hanno ricavato da quest’autocontemplazione una bellezza nuova, esteriore e superiore all’opera, alla quale essa impone retrospettivamente un’unità, una grandezza di cui era priva.


La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.160-1



#PROUSTwitter 89

: oh, bellezza degli occhi severi nelle ore di lavoro, in cui l’operaia temeva tanto le maldicenze delle compagne, occhi che sfuggivano i nostri sguardi ossessivi, e che, adesso che ci troviamo soli, reclinano le pupille, sotto il peso solatio del riso, quando parliamo di fare l’amore.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.142



#PROUSTwitter 88

Pensai che, se mai avessi dovuto lasciare quel quartiere aristocratico (salvo che per uno affatto popolare), le vie e il boulevards del centro – dove la frutta, la pescheria, ecc., rese stabili in grandi empori di generi alimentari, rendevano inutili i richiami dei venditori, che, del resto, non sarebbero riusciti a farsi sentire – mi sarebbero sembrati ben tristi, inabitabili, spogliati, depauperati di tutte quelle litanie di piccoli mestieri e vettovaglie ambulanti, privati dell’orchestra che sin dal mattino mi veniva a deliziare.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.136



#PROUSTwitter 87

Ci fu un attimo di silenzio, durante il quale il fischietto del venditore di trippe e la cornetta del tranvai fecero risuonare l’aria su ottave differenti, come un accordatore di piano cieco.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.136



#PROUSTwitter 86

Quanto ai gelati (spero che ne ordinerete solo in quei vecchi stampi che hanno tutte le forme architettoniche possibili), tutte le volte che ne mangio, templi, chiese, obelischi, rocce, costituiscono come una geografia pittoresca che prima guardo e di cui poi trasformo i monumenti di lampone o di vainiglia in freschezza nella mia bocca.


La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.129



#PROUSTwitter 85

Il sonno è divino, ma poco stabile: il menomo urto lo fa volatilizzare. Amico delle abitudini, viene ogni sera trattenuto da esse, più salde di lui, nel suo luogo consacrato e preservato da qualsiasi urto; ma, se subisce uno spostamento, se non resta più soggetto a loro, svanisce come un vapore. Somiglia alla giovinezza e agli amori: non lo si ritrova più.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.125



#PROUSTwitter 84

Similmente, poiché sin da quell’ora mattutina i vari motivi musicali cominciavano a intrecciarsi tra loro, un’erbivendola, spingendo il suo carretto, usava per la sua litania la divisione gregoriana:
“A la tendresse, à la verduresse
Artichauts tendre et beaux
Ar-tichauts”,
Pur ignorando, con ogni verosimiglianza, l’antifonario e i sette toni, simboleggiando quattro le arti del quadrivio e tre quelle del trivio.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.117



#PROUSTwitter 83

Il venditore di queste ultime faceva pensare anche lui alla declamazione appena lirica di Mussorgskij, ma non soltanto a essa. Infatti, dopo aver quasi “parlato”: - Lumache, lumache fresche, lumache belle, - aggiungeva con la tristezza vaga di un Maeterlink, trasposta musicalmente da Debussy, in uno di quei dolorosi finali in cui l’autore di “Pelléas” si apparenta a Rameau (“Se debbo esser vinta, proprio tu devi essere il mio vincitore?”), con cantante malinconia: - Le vendo sei soldi la dozzina…

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.116



#PROUSTwitter 82

L’udito, questo senso delizioso, ci dà la compagnia della strada, di cui rintraccia tutte le linee, ci disegna tutte le forme che vi passano, mostrandocene il colore. Le saracinesche si ferro del fornaio, del lattaio, che la sera prima s’erano abbassate su tutte le possibilità di felicità femminile, si alzavano ora, come le leggere carrucole di una nave in procinto di salpare e filare, attraverso il mare trasparente, sopra un sogno di giovani commesse.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.115



#PROUSTwitter 81

Bighellonare per un “centro aviatorio”, per chi ami il cielo. A ogni momento, tra il riposo degli apparecchi inerti e come all’ancora, ne vedevamo uno, trainato faticosamente da alcuni meccanici, come, sulla sabbia della riva, una barca noleggiata da un turista desideroso d’una gita in mare. Poi, veniva avviato il motore, l’apparecchio correva, prendeva l’involo, e, di colpo, ad angolo retto, s’innalzava lentamente, nell’estasi rigida, quasi immobile, d’una velocità orizzontale, trasformata improvvisamente in maestosa e verticale ascesa.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.104



#PROUSTwitter 80

Ma già una delle Divinità irascibili, dalle ancelle vertiginosamente agili, s’irritava non già perché parlassi, ma perché tacevo. –Ma insomma, la linea è libera! E’ un bel po’ che vi ho dato la comunicazione; adesso ve la tolgo-. Ma poi non diede corso alla minaccia; e, nel suscitare la presenza di Andrée, l’avvolse da gran poeta qual è sempre una telefonista. Della specialissima atmosfera della casa, del quartiere, della vita stessa dell’amica di Albertine. – Siete voi? – mi chiese Andrée, la cui voce veniva proiettata sino a me da una velocità istantanea dalla dea insignita del privilegio di render più rapidi del lampo i suoni.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.99



#PROUSTwitter 79

Anche tra le nostre braccia, esseri simili sono esseri di fuga. Per capire l’emozione che suscitano, e che altri esseri, anche più belli, non causano, bisogna riflettere che essi non sono immobili, ma in movimento, e aggiunger loro un segno corrispondente a quello che, in fisica, indica la velocità.


La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.89-90



#PROUSTwitter 78

Nella mia esistenza avevo seguito un cammino inverso a quello dei popoli che si servono della scrittura fonetica solo dopo aver considerato i caratteri come un sistema di simboli: ossia, dopo aver cercato, per molti anni, la vita e il pensiero delle persone nell’enunciazione diretta che esse me ne fornivano volontariamente, avevo finito, per colpa loro, con l’attribuire importanza soltanto a quelle testimonianze che non costituiscono un’espressione razionale e analitica della verità. Le stesse parole mi servivano da elementi di informazione solo in quanto le interpretavo alla stregua di un afflusso di sangue sul viso d’una persona colta da turbamento oppure di un silenzio improvviso.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.86



#PROUSTwitter 77

Continuando ad ascoltare, a raccogliere a ogni attimo il murmure, calmante come un’impercettibile brezza, del suo puro respiro, avevo dinanzi a me, mia, tutta un’esistenza fisiologica: e sarei rimasto lì a guardarla, ad ascoltarla, così a lungo come un tempo rimanevo disteso sulla spiaggia, al chiaro di luna.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.70



#PROUSTwitter 76

Il rumore del suo respiro, facendosi più forte, poteva dar l’illusione dell’ansito del piacere e, quando il mio era al termine, io potevo baciarla senza interrompere il suo sonno.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.70



#PROUSTwitter 75

Distesa dalla testa ai piedi sul mio letto, in un atteggiamento di tale naturalezza che sarebbe stato impossibile inventarlo, mi sembrava un lungo stelo fiorito che fosse stato posato là. E tale era, infatti: il potere di sognare, di cui godevo soltanto quand’era assente, lo ritrovavo in quei momenti vicino a lei, come se, dormendo, Albertine si fosse trasformata in una pianta. Per questo aspetto, il suo sonno attuava, in una certa misura, la possibilità dell’amore.

La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.66



#PROUSTwitter 74

Tra tutte le vesti o vestaglie della signora di Guermantes, quelle che mi sembravano più rispondenti a un’intenzione determinata, e dotate di uno speciale significato, erano quelle fatte da Fortuny su antichi disegni veneziani. E' forse il loro carattere storico, o piuttosto il fatto che ciascuna è unica, a dar loro un  carattere così singolare che l’atteggiamento della donna che la indossa, mentre ci aspetta o parla con noi, acquista un’importanza straordinaria, come se quel vestito rappresentasse il frutto d’una lunga deliberazione e se quella conversazione si distaccasse dalla vita ordinaria come la scena di un romanzo. Nei romanzi di Balzac, certe eroine indossano di proposito un certo vestito, quando devono ricevere un certo visitatore. I vestiti di oggi non hanno altrettanto carattere, eccettuati quelli di Fortuny.

 La prigioniera, trad. P. Serini, Giulio Einaudi Editore, p.28-9



#PROUSTwitter 73

Come per una corrente elettrica che v’investa, ho subito la scossa dei miei amori, li ho vissuti, li ho sentiti mai non sono giunto a vederli o a pensarli. Anzi, sono incline a credere che in questi amori (lascio in disparte il piacere fisico che d’altronde s’unisce abitualmente a essi ma non basta a costituirli), sotto l’apparenza della donna, ci rivolgiamo in realtà alle forze invisibili accessoriamente unite a lei, come a oscure divinità.


Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.561



#PROUSTwitter 72

Poiché, al ritorno così come all'andata, ad ogni stazione salivano con noi o ci salutavano dalla banchina persone di conoscenza; sui piaceri furtivi della fantasia dominavano quelli, continui, della socievolezza, che sono così acquietanti, invitanti al riposo.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.530



#PROUSTwitter 71

Quale stupore per il signor di Charlus se fosse penetrato in uno di quei padiglioni avversi, grazie a qualche pettegolezzo, come da una di quelle scale di servizio dove si vedono graffiti osceni scarabocchiati col carbone sulle porte degli appartamenti da fornitori malcontenti o da domestici licenziati.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.47



#PROUSTwitter 70

dimostrare come perfino questa cosa universalmente biasimata, che non troverebbe in nessun luogo un difensore, il pettegolezzo, - sia che abbia per oggetto noi stessi e ci divenga perciò particolarmente sgradevole, sia che ci dica su un terzo qualcosa che ignoriamo, - abbia un suo valore psicologico. Impedisce alla mente di addormentarsi sulla veduta ingannevole ch’essa possiede di ciò che crede le cose e che è solo la loro apparenza. Rivolta questa apparenza con la magica destrezza d’un filosofo idealista e ci presenta rapidamente un angolo insospettato del rovescio della stoffa.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.476-7



#PROUSTwitter 69

capire come nell’umanità la regola, che importa naturalmente qualche eccezione, sia che i rigidi sono dei deboli che la gente ha respinto e solo i forti, incuranti d’essere respinti o no, hanno quella dolcezza che il volgo scambia per debolezza.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.475



#PROUSTwitter 68

vidi a una cinquantina di metri sul mio capo, nel sole, fra due grandi ali d’acciaio scintillante, un essere il cui volto un po’ confuso mi parve somigliasse a quello d’un uomo. Fui altrettanto commosso di quanto lo sarebbe stato un Greco nel vedere per la prima volta un semidio. Piansi anche, poiché m’ero sentito prossimo a piangere non appena m’ero reso conto che il rumore proveniva dall’alto, - gli aeroplani erano ancor rari in quel tempo, - al pensiero che ciò che stavo per vedere per la prima volta era un aeroplano.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.456-7



#PROUSTwitter 67

; io non avevo mai fatto differenza fra gli operai, i borghesi e i gran signori, e avrei preso indifferentemente gli uni e gli altri per amici, con una certa preferenza per gli operai, e subito dopo per i gran signori, non per attrattiva, ma sapendo che si può esigere da loro maggiore cortesia verso gli operai di quanto non se ne ottenga da parte dei borghesi, sia perché i gran signori non disprezzano gli operai come fanno i borghesi, o perché volentieri si mostrano cortesi verso chiunque, come le belle donne felici di dare un sorriso che sanno accolto con tanta gioia.


Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.454



#PROUSTwitter 66

Di fantasmi inseguiti, dimenticati, cercati di nuovo, a volte, per un solo colloquio e per toccare una vita irreale che subito si dileguava, quei sentieri di Balbec eran pieni. Pensando che le loro piante, i peri, meli, tamerici, sarebbero sopravvissuti a me, mi sembrava udir da loro il consiglio di mettermi finalmente al lavoro, finché ancora non era suonata l’ora del riposo eterno.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.440



#PROUSTwitter 65

No, l’automobile non ci portava così magicamente un una città che vedessimo dapprima nell’insieme riassunto dal suo nome, e con le illusioni dello spettatore della platea. Essa ci faceva entrare nel retroscena delle vie, si fermava a chiedere un’informazione a un abitante.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.432



#PROUSTwitter 64

Può sembrare che il mio amore per i magici viaggi in ferrovia avrebbe dovuto impedirmi di condividere la meraviglia d’Albertine dinanzi all’automobile, che conduce perfino un malato la dov’egli vuole, e impedisce di considerare – com’era avvenuto a me finora – la posizione geografica d’un luogo come il marchio individuale, l’essenza non surrogabile delle bellezze inamovibili.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.432



#PROUSTwitter 63

Non lascia mai un albergo senza fare un bisognino in un armadio, in un comò, per lasciare un piccolo ricordo alla cameriera che dovrà pulire. Qualche volta lo fa perfino in carrozza, e, dopo aver pagato la corsa, si nasconde in un angolo, a godersi gli strepiti del cocchiere che deve lavare la carrozza.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.405



#PROUSTwitter 62

Ella chiese invece Fêtes di Debussy, ciò che indusse ciascuno ad esclamare: - Ah! è sublime! – fin dalla prima nota.


Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.378



#PROUSTwitter 61

In compenso m’indugiai a fiutare l’odore di uno spiffero che soffiava attraverso la porta. – Vedo che vi piacciono le correnti d’aria, - mi dissero. L’elogio d’un pezzetto di lustrino verde che tappava un vetro rotto non ebbe maggior successo: - Che orrore! – esclamò la marchesa. Il colmo fu quando dissi: - La mia più gran gioia è stata all’arrivo. Quando ho sentito i miei passi risuonare nell’androne, ho creduto d’entrare in non so quale municipio di villaggio, dove c’è la carta del cantone -. Questa volta la signora di Cambremer mi volse risolutamente le spalle.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.367



#PROUSTwitter 60

Essa aveva due strane abitudini provenienti a un tempo dal suo amore esaltato per le arti (soprattutto la musica) e dalla sua insufficienza dentaria. Ogni volta che parlava di estetica, le sue ghiandole salivari – come quelle di certi animali quando sono in calore – entravano in una fase d’ipersecrezione tale che la bocca sdentata della vecchia signora si lasciava sfuggire agli angoli delle labbra lievemente baffute qualche goccia che non era precisamente al suo posto. Subito la ringoiava con un bgran sospiro, come uno che riprenda fiato. Infine, se si trattava d’una troppo grande bellezza musicale, nel suo entusiasmo essa alzava le braccia e proferiva alcuni giudizi sommari, energicamente masticati e, all’occorrenza, provenienti dal naso.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.224-5



#PROUSTwitter 59

Avrei voluto far osservare agli scettici che la morte è davvero una malattia da cui si guarisce.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.198



#PROUSTwitter 58

Là, dove nel mese d’agosto, con la nonna, avevo veduto soltanto le foglie e come la postazione dei meli, essi erano in piena fioritura a perdita d’occhio, in uno sfarzo inaudito, con i piedi nel fango e in abito da ballo, senza preoccupazione alcuna per non sciupare il più splendido raro rosa che si fosse mai visto e che il sole faceva sfavillare; l’orizzonte lontano del mare offriva ai meli come uno sfondo di stampa giapponese; se alzavo il capo per guardare il cielo tra i fiori, che facevano apparire il suo azzurro rasserenato, quasi violento, essi parevano trarsi da parte, per mostrare la profondità di quel paradiso.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.197




#PROUSTwitter 57

La malattia è il medico più ascoltato: alla bontà, al sapere non si fa che promettere, ma alla sofferenza si ubbidisce.
Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.157



#PROUSTwitter 56

Quelle parole francesi che siamo così fieri di pronunciare con esattezza non sono forse anch’esse altrettanti errori fatti da bocche galliche le quali pronunciavano a rovescio il latino o il sassone? La nostra lingua non è che la pronuncia difettosa di alcune altre.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.150




#PROUSTwitter 55

E, mentre si toglieva il mantello di seta, d’un magnifico rosso Tiepolo, lasciando scorgere una vera gogna di rubini che le chiudeva il collo, dopo aver gettato sul proprio abito quell’ultimo sguardo rapido, minuzioso e completo di sarta che è lo sguardo della donna di società, Oriane si accertò dello scintillio dei suoi occhi non meno che di quello degli altri suoi gioielli.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.71




#PROUSTwitter 54

La celebre fontana di Hubert Robert. In una radura contornata da begli alberi tra cui molti erano più antichi di esso, piantato in disparte, da lontano si scorgeva il famoso zampillo, snello, immobile, solido, non offrente al soffio della brezza che il ricadere più lieve del suo pennacchio pallido e fremente. Il secolo XVIII aveva purificato l’eleganza delle sue linee, ma, fissando lo stile dello zampillo, pareva ne avesse fermato la vita; a quella distanza, provavamo l’impressione dell’arte più che non la sensazione dell’acqua.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.65




#PROUSTwitter 53

egli contemplò il volto del barone, grasso e congestionato sotto i capelli grigi, con l’aria pienamente beata di chi si sente profondamente lusingato nell’amor proprio, e, risolvendosi ad accordare al signor di Charlus quel che quest’ultimo gli aveva chiesto, Jupiena, dopo osservazioni prive di distinzione come “Avete un culo che è una meraviglia!”, disse al barone con aria sorridente, commossa, superiore e grata: “E va bene, sì, bambinone!”. “Se torno al conduttore di tram” riprese il signor di Charlus, con tenacia “è perché, fuori di tutto, ciò potrebbe offrire qualche interesse per il ritorno. Mi capita, infatti, come al califfo che vagava per le vie di Bagdad, invaghito di un umile venditore ambulante, di lasciarmi andare a seguire qualche strana personcina, la cui sagoma m’abbia divertito”.
Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.15




#PROUSTwitter 52

Ne conclusi più tardi che c’è una cosa altrettanto rumorosa della sofferenza, è il piacere, soprattutto quando vi si aggiungono, - in mancanza della paura ‘aver bambini, e questo non era il caso, nonostante l’esempio poco probante della Leggenda Aurea, immediate preoccupazioni di pulizia. Finalmente, dopo circa una mezz’ora (durante la quale mi ero issato quatto quatto sulla scala per guardare dal finestrino che non aprii) s’iniziò una conversazione. Jupien rifiutava energicamente il denaro che il signor di Charlus voleva dargli.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.14




# PROUSTwitter 51

Da quando, per seguire – e vedere smentiti – i principi militari di Saint-Loup, avevo seguito molto minutamente la guerra anglo-boera, ero stato indotto a rileggere vecchi racconti d’esplorazioni e di viaggi. Tali racconti mi avevano appassionato e solevo attuarli nella vita consueta per infondermi più coraggio. Quando qualche crisi mi aveva costretto a passare vari giorni e varie notti non soltanto senza dormire, ma anche senza sdraiarmi, senza bere e senza mangiare, nel momento in cui la sofferenza e la stanchezza divenivano tali che pensavo di non riavermene mai, pensavo a quel viaggiatore, abbandonato sul lido, avvelenato da erbe malsane, tremante di febbre negli abiti intrisi di acqua marina, e che, nonostante tutto, dopo due giorni, si sentiva meglio, riprendeva a caso il cammino, alla ricerca di abitanti qualunque, che potevano anche essere antropofagi. Il loro esempio mi tonificava, mi restituiva la speranza, e avevo vergogna del mio passeggero scoraggiamento.

Sodoma e Gomorra, trad. E. Giolitti, Giulio Einaudi Editore, p.12-3





#PROUSTwitter 50

Il bisogno di parlare non impedisce soltanto di ascoltare, ma di vedere; e in tal caso l’assenza di ogni descrizione dell’ambiente esterno è già la descrizione di uno stato interno.
I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 596




#PROUSTwitter 49

: dall’accento, dalla scelta dei vocaboli, si sentiva che il fondo della conversazione della duchessa veniva direttamente da Guermantes. Nel che essa differiva profondamente da suo nipote Saint-Loup, invaso da tante idee ed espressioni recenti; ma, quando si è turbati dalle idee di Kant e dalla nostalgia di Baudelaire, è difficile scrivere lo squisito francese di Enrico IV,
I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 543




#PROUSTwitter 48

In fin dei conti, la cortesia in una società egualitaria non sarebbe un miracolo più grande del successo delle ferrovie o dell’impiego per fini militari dell’aeroplano. E poi, se anche sparisse la cortesia, niente prova che sarebbe una sventura. Una società non potrebbe essere forse tanto più segretamente gerarchizzata man mano che divenisse di fatto più democratica? E’ una cosa possibilissima. Il potere politico dei papi è molto aumentato da quando essi non hanno più né uno Stato né un esercito; le cattedrali esercitavano un’attrattiva molto minore su un devoto del secolo XVII che non ora su un ateo del secolo XX; e, se la principessa di Parma fosse stata sovrana di uno Stato, senza dubbio mi sarebbe venuto in mente di scrivere di lei quanto d’un presidente della Repubblica, cioè nemmeno un rigo.
I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 492-3




#PROUSTwitter 47

Ed è il terribile inganno dell’amore, che comincia col farci giocare con una donna non del mondo esterno, ma con una bambola che sta nel nostro cervello: la sola d’altronde che noi abbiamo sempre a nostra disposizione, la sola che possiederemo, che l’arbitrio del nostro ricordo, quasi assoluto come quello della fantasia, può aver configurata così diversa dalla donna reale


I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 401




#PROUSTwitter 46

Fin dal mattino avevano acceso il nuovo calorifero ad acqua. Il suo sgradevole rumore, una specie di singhiozzo saltuario, non aveva nessun rapporto coi miei ricordi di Doncières; ma quella promiscuità così prolungata con essi dentro me, per tutto quel pomeriggio, stava conferendogli una tale intimità con loro, che in seguito, ogni volta che (un poco disabituato ad esso) dovevo sentir di nuovo il rumore del riscaldamento centrale, me li avrebbe richiamati.


I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 376




#PROUSTwitter 45

E arrivavo a domandarmi se fosse proprio vera quella distinzione che facciamo sempre fra l’arte, che non ha progredito dai tempi di Omero, e la scienza, in progresso continuo; e se se l’arte non somigli invece proprio alla scienza, giacché ogni nuovo scrittore originale mi sembrava in progresso su colui che l’aveva preceduto.

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 355




#PROUSTwitter 44

Ed ecco che il mondo (il quale non è stato creato una volta sola, ma tutte le volte che è sopraggiunto un artista originale) ci sembra completamente diverso da quello di prima, ma perfettamente chiaro. Passano signore nella via, diverse da quelle di prima, perché ora sono altrettanti Renoir, quei Renoir in cui ci rifiutavamo un tempo di riconoscere delle donne.


I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 354




#PROUSTwitter 43

Tutto ciò che abbiamo di grande ci viene dai nervosi: sono stati loro, e non altri, a fondare le religioni e a creare capolavori. Mai il mondo saprà quanto deve loro; e soprattutto quanto essi hanno sofferto per produrlo. Noi gustiamo musiche delicate, bei quadri, e mille squisitezze; ma non sappiamo quanto esse sono costate, ai loro creatori, di insonnie, di pianti, di risa spasmodiche, orticarie, asme, epilessie; e quel terrore della morte che è la cosa peggiore di tutte

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 329




#PROUSTwitter 42

Appunto quando siamo ammalati, noi ci rendiamo conto che non viviamo soli, ma incatenati a un essere d’una specie differente, da cui ci separa un abisso, che non ci conosce e dal quale ci è impossibile farci comprendere: il nostro corpo.

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 321




#PROUSTwitter 41

su quale assoluta mancanza di vero gusto si fondi il giudizio artistico delle persone del bel mondo: così arbitrario che il più piccolo pretesto può spingerlo alle maggiori assurdità, giacché esso non incontra su tal cammino l’ostacolo di nessuna impressione veramente sincera.

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 296




#PROUSTwitter 40

Benché il caleidoscopio sociale stesse girando, e l’affare Dreyfus  precipitando gli Ebrei all’ultimo gradino della scala sociale. Tuttavia, nonostante i furori del ciclone antidreyfusista, le onde non raggiungono mai la loro massima altezza sul principio della tempesta. E poi la signora di Villeparisis, lasciando una gran parte della sua famiglia tuonare contro gli Ebrei, era rimasta finora del tutto incurante ed estranea di fronte all’”Affare”. E, infine, un giovanotto come Bloch, che nessuno conosceva, poteva passare inosservato, mentre i grandi Ebrei rappresentanti del loro partito erano già minacciati. Egli aveva ora il mento punteggiato da un pizzo, portava occhiali, una lunga redingote, e un guanto in mano, come un rotolo di papiri.

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 202





#PROUSTwitter 39

Ma un libro, anche se tratta solo di argomenti non intellettuali, è pur sempre un’opera di intelligenza; e per dare in uno scritto, o in una conversazione dello stesso genere, la compiuta impressione di frivolezza, ci vuole una dose di serietà di cui una persona puramente frivola sarebbe incapace.


I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 197




#PROUSTwitter 38

Ci basta, per far compiere questo miracolo, avvicinare le nostre labbra alla membrana magica e chiamare (qualche volta un po’ a lungo, lo ammetto) quelle Vergini vigilanti di cui sentiamo tutto dì la voce senza mai conoscere il viso, e che sono i nostri Angeli custodi, nelle tenebre vertiginose di cui sorvegliano gelosamente l’accesso: le Onnipotenti per cui mezzo gli assenti si trovano al nostro fianco senza che ci sia permesso vederli, le Danaidi dell’invisibile, che senza posa vuotano e riempiono e trasmettono le anfore dei suoni; quelle ironiche Furie che, nel momento in cui sussurriamo una confidenza a un’amica nella speranza di non essere intesi da nessuno, ci gridano crudelmente: “Sento anch’io”, le cameriere sempre irritate del Mistero, le suscettibili sacerdotesse dell’Invisibile, le Signorine del telefono!

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 141




#PROUSTwitter 37

La resurrezione al risveglio, dopo qualche benefico accesso di alienazione mentale che è il sonno, deve somigliare in fondo a ciò che accade quando ritroviamo un nome, un verso, un motivo dimenticato. E forse la resurrezione dell’anima dopo la morte è concepibile come un fenomeno di memoria.


I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 91




#PROUSTwitter 36

Non lontano sta il chiuso giardino dove crescono come fiori sconosciuti i sonni, così differenti gli uni dagli altri: il sonno della datura, della cannabis indica, dei molteplici derivati dell’etere, il sonno della belladonna, dell’oppio, della valeriana; fiori che restano chiusi fino al giorno in cui lo sconosciuto predestinato verrà a toccarli, a farli sbocciare, e a sviluppare per lunghe ore l’aroma dei loro sogni particolari, in qualche essere meraviglioso e sorpreso.


I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 89




#PROUSTwitter 35

: tutti questi elementi, voce, atteggiamento, gesti, veli, intorno a quella carne delle idee che sono i versi (una carne che, al contrario dei corpi umani, non sta fra noi e l’anima come un ostacolo opaco, ma come un rivestimento purificato, spiritualizzato), non erano più che degli abiti supplementari, i quali, invece di nasconderla, manifestavano più splendidamente quell’anima che se li era assimilati e vi si era diffusa: strati di sostanze diverse, perfettamente trasparenti, la cui sovrapposizione otteneva l’effetto di rifrangere con maggiore ricchezza il raggio centrale e imprigionato che li attraversa, e rendere maggiormente estesa, più preziosa e bella la materia impregnata di luce in cui esso è inguainato. Così l’interpretazione della Berma stava intorno all’opera, come una seconda opera vivificata anch’essa dal genio.

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 49




#PROUSTwitter 34

: eleganza convenzionale, e per ciò stesso più misteriosa e istruttiva.

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 42




#PROUSTwitter 33

La nostra immaginazione funziona in realtà come un organetto di Barberia sfasato, che suoni sempre un pezzo diverso da quello segnato nel quadrante, cosicché, ogni volta che io avevo udito parlare della principessa di Guermantes-Baviera, aveva cominciato a cantare in il ricordo di certe opere d’arte del secolo XVI. Ma ero obbligato a privarla di tutto ciò, adesso che la vedevo nell’atto di offrire canditi a un grosso signore in frac. Certo, ero ben lungi dal dedurne che lei e i suoi invitati fossero degli esseri simili a tutti gli altri: capivo bene che tutto ciò che facevano così in pubblico non era altro che un gioco, e che, preludere agli atti della loro vita verace (di cui senza dubbio vivevano lì che la parte meno importante), quei personaggi, in virtù di convenzioni e riti da me ignorati, fingevano di offrirsi e rifiutare dei dolciumi: gesti privati del loro significato abituale e regolati in anticipo, come i “passi” di una ballerina che ora si libra sulla punta di un piede, ora volteggia intorno ad una sciarpa.

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 42




#PROUSTwitter 32

Era una di quelle antiche dimore, come ne esistono forse ancora, nelle quali la corte d’onore – sia per le alluvioni della crescente marea democratica sia per lasciti di tempi antichi in cui i diversi mestieri si raggruppavano intorno al signore – ospitava spesso sui fianchi dei retrobottega, dei laboratori, e magari qualche botteghino di calzolaio o di sarto, come quelli che possiamo vedere contro i fianchi delle antiche cattedrali che l’estetica dei nostri ingegneri non abbia ancora “isolate”: un portiere ciabattino, che allevava polli e coltivava fiori, e in fondo, nel corpo del palazzo, una qualche “contessa”, che quando usciva nel suo vecchio calesse a due cavalli, portando sul cappello certi fiori che sembravan scappati dal giardinetto della portineria (e con a fianco del cocchiere un servitore che scendeva a deporre biglietti da visita in ogni casa aristocratica del quartiere), inviava senza far distinzioni sorrisi e piccoli saluti ai bimbi del portinaio e ai locatari borghesi del casamento che si trovassero sulla sua strada, e che essa confondeva insieme, nella sua sdegnosa affabilità e nella sua superbia egualitaria.

I Guermantes, trad. M. Bonfantini, Giulio Einaudi Editore, p. 12




#PROUSTwitter 31

Sembra che la signora di Villeparisis, - disse ad Octave, - abbia fatto un reclamo a vostro padre, - (ed io sentii in quel “sembra” una di quelle note che eran proprie ad Albertine. Ogni volta che mi accorgevo di averle dimenticate, mi ricordavo, in pari tempo, di avere già intravisto dietro di esse l’espressione risoluta e francese di Albertine. Sarei potuto essere cieco e conoscere egualmente bene certe sue caratteristiche alacri e un po’ provinciali in quelle note come nella punta del suo naso. Le une e l’altra si equivalevano e avrebbero potuto supplirsi a vicenda, e la sua voce era come quella che realizzerà, si dice, il foto-telefono dell’avvenire: nel suono cioè si stagliava nettamente l’immagine visiva).

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 535



#PROUSTwitter 30

Apparteneva alla famiglia di certi sguardi, di certi gesti, che, pur non avendo una forma logica, razionale, direttamente elaborata per la comprensione di chi ascolta, gli giungono tuttavia col loro vero significato, così come la parola umana, convertita in elettricità nel telefono, si rifà parola per essere udita.

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 533




#PROUSTwitter 29

Disgraziatamente, poiché l’amore tende all’assimilazione piena di un essere, e nessuno essendo commestibile per mezzo della semplice conversazione, per quanto Albertine fosse gentile con me quant’era possibile in quel ritorno, quando l’ebbi accompagnata a casa sua, mi lasciò felice, ma ancor più affamato di lei di quel che non fossi alla partenza, e propenso a non tener conto dei minuti trascorsi insieme che come di un preludio, in sé senza grande importanza, ai minuti che sarebbero seguiti. Tuttavia, esso aveva quel primo incanto che non si ritrova più.

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 532





#PROUSTwitter 28

L’esistenza offre interesse solo nelle giornate in cui alla polvere della realtà viene a mischiarsi sabbia magica, in cui qualche volgare incidente della vita diventa una molla fantastica.


All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 469




#PROUSTwitter 27

Il genio artistico agisce allo stesso modo di quelle temperature estremamente elevate che hanno il potere di dissociare le combinazioni degli atomi e di raggrupparli secondo un ordine assolutamente opposto, rispondente a un altro tipo.

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 465




#PROUSTwitter 26

Lo sforzo compiuto da Elstir per spogliarsi, di fronte alla realtà, di tutte le nozioni della intelligenza era tanto più ammirevole in quanto quell’uomo, che, prima di dipingere, si faceva ignorante, dimenticava ogni cosa per probità (poiché quel che si sa non è nostro), aveva un’intelligenza straordinariamente colta.

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 443




#PROUSTwitter 25

Sapevo che non avrei posseduto quella giovane ciclista, se non fossi riuscito a possedere anche quello che c’era nei suoi occhi. E, di conseguenza, tutta la sua vita m’ispirava desiderio: desiderio doloroso, perché lo sentivo inattuabile, ma inebriante, perché quella che era stata fin allora la mia vita, avendo bruscamente cessato di essere la mia vita totale, non essendo più che una piccola parte dello spazio disteso davanti a me che io ardevo percorrere, e che era fatto della vita di quelle fanciulle, mi offriva questa possibile moltiplicazione di noi stessi che è la felicità.

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 397




#PROUSTwitter 24

C’è più verità in una tragedia di Racine che in tutti i drammi del signor Victor Hugo, - rispose il barone di Charlus.


All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 365




#PROUSTwitter 23

Ah, sì, leggete Madame de Sévigné.

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 294



#PROUSTwitter 22

Alzavo di continuo lo sguardo, - che gli oggetti della mia camera di Parigi non imbarazzavano più di quanto facessero le mie stesse pupille, perché non erano ormai che annessi dei miei organi, una propaggine di me stesso, - verso il soffitto sopraelevato di quel belvedere situato in cima all’albergo che la nonna aveva scelto per me; e fin nella regione più intima di quella dove vediamo e udiamo, fin nella regione dove avvertiamo la qualità degli odori, quasi dentro al mio “io”, il profumo della gramigna indiana veniva a spingere nelle mie trincee la sua offensiva, alla quale opponevo non senza fatica la risposta inutile e incessante d’un fiutare allarmato. Senza più universo, né camera, né corpo che non fosse minacciato dai nemici che mi circondavano, invaso fin dentro le ossa dalla febbre, ero solo, avevo voglia di morire. Allora la nonna entrò; e all’espansione del mio cuore represso si aprirono subito spazi infiniti.

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 262



#PROUSTwitter 21

Forse, quanto più il grande scrittore si sviluppò in Bergotte a spese dell’uomo con la barbetta, tanto più la sua vita individuale naufragò nella moltitudine delle vite da lui immaginate, e parve non più imporgli quei doveri effettivi che per lui erano stati sostituiti dal dovere di immaginare altre vite.

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 143



#PROUSTwitter 20

Già da un pezzo andavo soggetto a soffocazioni e il nostro medico, nonostante la disapprovazione della nonna, che già mi vedeva morire alcolizzato, m’aveva consigliato, oltre la caffeina prescrittami per aiutarmi a respirare, di prendere della birra, dello champagne o del cognac quando sentivo giungere una crisi. Gli attacchi – diceva il medico – sarebbero abortiti nell’”euforia” datami dall’alcool.


All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 75



#PROUSTwitter 19

Certamente, pochi capiscono il carattere puramente soggettivo di quel fenomeno che è l’amore, e com’esso sia una specie di creazione d’una persona supplementare, distinta da quella che porta lo stesso nome in società, una persona di cui la maggior parte degli elementi sono opera nostra.

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 45



#PROUSTwitter 18

Un Carpaccio a Venezia, la Berma in Phèdre, capolavori d’arte pittorica o drammatica, dalla loro fama resi in me così vivi, cioè così indivisibili, che se fossi stato a vedere dei Carpaccio in una sala del Louvre o la Berma in qualche commedia di cui non avessi mai udito parlare, non avrei più provato lo stesso delizioso stupore d’aprire infine gli occhi dinanzi all’oggetto inconcepibile ed unico di mille e mille miei sogni.

All’ombra delle fanciulle in fiore, trad. F. Calamandrei e N. Neri, Giulio Einaudi Editore, p. 16



#PROUSTwitter 17

I luoghi che abbiamo conosciuti non appartengono solo al mondo dello spazio dove per semplicità li collochiamo. Essi non erano che una parte esigua del complesso di sensazioni confinanti che formavano la nostra vita di allora; il ricordo d’una certa immagine non è che il rimpianto d’un certo istante; e le case, le strade, i viali sono, ahimè, fugaci come gli anni.
Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 499



#PROUSTwitter 16

A casa si compiaceva nell’osservare il funzionamento della propria vita domestica, l’eleganza del guardaroba e delle livree, il buon investimento del proprio patrimonio, non meno che nel leggere in Saint-Simon, uno dei suoi autori preferiti, la meccanica delle giornate, il menu dei pasti di Madame de Maintenon, o l’accorta avarizia e il gran treno di vita di Lulli.
Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 363




#PROUSTwitter 15

Swann si arrabbiava e lei scoppiava in una risata che ricadeva su di lui mutandosi in una pioggia di baci. Oppure lo guardava imbronciata, lui rivedeva un viso degno di figurare nella Vita di Mosè del Botticelli, ve la situava, dava al collo di Odette l’inclinazione necessaria; e quando l’aveva ben dipinta a tempera, nel XV secolo, sulla parete della Sistina, l’idea che frattanto fosse rimasta lì, accanto al piano, nel presente, pronta a essere baciata e posseduta, l’idea della sua materialità e della sua vita lo inebriava con una tale violenza che, l’occhio stravolto, le mascelle tese come a divorare, si precipitava su quella vergine del Botticelli e si metteva a pizzicarle le guance.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 281



#PROUSTwitter 14

Non è a un altro uomo intelligente che un uomo intelligente teme di sembrare sciocco, non è da un gran signore, ma da uno zotico che un uomo elegante paventa di veder misconosciuta la propria eleganza.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 227



#PROUSTwitter 13

Ma è soprattutto come a profondi giacimenti del mio sottosuolo mentale, come ai terreni resistenti che ancora mi sostengono ch’io devo pensare alla parte di Méséglise e alla parte di Guermantes. Mentre percorrevo quegli itinerari, credevo alle cose, agli esseri, ed è per questo che le cose e gli esseri che vi ho conosciuti sono i soli che io prenda ancora sul serio e che mi diano ancora della gioia.


Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 216-7


#PROUSTwitter 12

Ed è stato, così, dalla parte dei Guermantes che ho imparato a distinguere i diversi stati che, in certi periodi, si succedono dentro di me, e che arrivano a spartirsi la giornata, l’uno scacciando l’altro, con la puntualità della febbre; contigui, ma estranei l’uno all’altro, così privi della possibilità di comunicare tra loro che io non riesco più a capire, e neanche a immaginarmi, trovandomi nell’uno, quel che ho desiderato, o temuto, o fatto trovandomi nell’altro.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 215-6


#PROUSTwitter 11

La zona di tristezza nella quale entravo repentinamente era distinta dalla zona dove, ancora un attimo prima, mi ero slanciato con gioia così come, in certi cieli, una striscia rosa è separata come con una riga da una striscia verde o nera. Si vede un uccello volare nel rosa, sta per toccarne il confine, è quasi nel nero: ecco, vi è entrato.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 215



#PROUSTwitter 10

Ma la mia immaginazione (simile a quegli architetti allievi di Viollet-le-Duc che, credendo di rinvenire sotto una tribuna rinascimentale e un altare del Seicento le tracce di un coro romanico, rimettono l’intero edificio nello stato in cui doveva essere nel XII secolo) non lascia pietra su pietra al nuovo fabbricato, riapre e “restituisce” rue de Perchamps.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 195



#PROUSTwitter 9

Spesso, anche, andavamo a rifugiarci, mescolandoci alla rinfusa con santi e patriarchi di pietra, sotto il portico di Saint-André-des-Champs. Com’era francese quella chiesa! Sopra la porta, i santi, i re-cavalieri con un fiordaliso in mano, le scene di sposalizi e funerali erano effigiate come potevano esserlo nell’anima di Françoise. Lo scultore aveva raccontato anche certi aneddoti su Aristotele e Virgilio, allo stesso modo che Françoise, in cucina, parlava volentieri di san Luigi come se l’avesse conosciuto di persona, in genere per svergognare con quel paragone i miei nonni che erano meno “giusti”. Si sentiva che le nozioni di storia antica o cristiana di cui disponevano l’artista medievale e la contadina medievale (sopravvissuta sino al XIX secolo), nozioni che si distinguevano in pari misura per l’inesattezza e la bonarietà, non derivavano loro dai libri, ma da una tradizione al tempo stesso antica e diretta, ininterrotta, orale, deformata, inesplorabile e vivente.


Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 177-8



#PROUSTwitter 8

Quando vedevo un oggetto esterno, la coscienza di vederlo restava fra me e lui, lo circondava d’una sottile bordatura spirituale che mi impediva di raggiungere direttamente la sua materia; questa in qualche modo si volatilizzava prima che la toccassi, così come un corpo incandescente, se lo si avvicina a un corpo bagnato, non entra mai in contatto con la sua umidità perché è sempre preceduto da una zona di evaporazione.


Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 99



#PROUSTwitter 7

A quei tempi ero divorato dall’amore per il teatro, un amore platonico, giacché i miei genitori non mi avevano ancora permesso di andarci e io mi raffiguravo in modo così poco esatto i piaceri che vi si gustavano da essere quasi incline a credere che ogni spettatore guardasse come dentro uno stereoscopio una scena rappresentata solo per lui, benché simile a migliaia d’altre osservate, ciascuno per proprio conto, dagli altri spettatori.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 87



#PROUSTwitter 6

“Cercate di conservare sempre un lembo di cielo sopra la vostra vita, fanciullo mio” e aggiungeva voltandosi verso di me “Voi avete un’anima bella, d’una qualità rara, una natura d’artista, non lasciatele mancare ciò di cui ha bisogno”.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 81



#PROUSTwitter 5


Ma quando di un lontano passato non rimane più nulla, dopo la morte delle creature, dopo la distruzione delle cose, soli e più fragili ma più vivaci, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore permangono ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto, a sorreggere senza tremare – loro, goccioline quasi impalpabili – l’immenso edificio del ricordo.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 57



#PROUSTwitter 4

E tutt’a un tratto il ricordo è apparso davanti a me. Il sapore, era quello di un pezzetto di madeleine che la domenica mattina a Combray (perché nei giorni di festa non uscivo di casa prima dell’ora della messa), quando andavo a dirle buongiorno nella sua camera da letto, zia Léonie mi offriva dopo averlo intinto nel suo infuso di tè o di tiglio.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 56



#PROUSTwitter 3

La mia unica consolazione, quando salivo a coricarmi, era che la mamma sarebbe venuta a darmi un bacio, una volta che io fossi a letto. Ma quella buonanotte durava così poco, lei ridiscendeva così presto, che il momento in cui la sentivo salire, e poi nel corridoio a doppia porta trascorreva il lieve fruscio della sua veste da giardino di mussola azzurra dalla quale pendevano dei cordoncini di paglia intrecciata, era per me un momento doloroso.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 17



#PROUSTwitter 2


L’abitudine! arredatrice esperta, ma terribilmente lenta, che comincia con il lasciar soffrire il nostro spirito per settimane e settimane in una sistemazione provvisoria, ma che questo, nonostante tutto, è ben felice di trovare, giacché senza l’aiuto dell’abitudine, con i suoi soli mezzi, sarebbe del tutto incapace di renderci abitabile una casa.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 11



#PROUSTwitter 1

Un uomo che dorme tiene in cerchio intorno a sé il filo delle ore, l’ordine degli anni e dei mondi. Svegliandosi li consulta d’istinto e vi legge in un  attimo il punto che occupa sulla terra, il tempo che è trascorso fino al suo risveglio; ma i loro ranghi possono spezzarsi, confondersi.

Dalla parte di Swann, trad. G. Raboni, Arnoldo Mondadori Editore, p. 7






#CRONOLOGIA


@trararitipi5m 23/11/2013 0re 9.10
#PROUSTwitter 233 La Dernière Page su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 
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neoludica: JOURNEY OF A ROACH -from Swiss Game selection- has... http://neoludica.blogspot.com/2013/11/journey-of-roach-from-swiss-game.html?spref=tw …
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ORIZZONTE DEGLI EVENTI _ EVENT HORIZON http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

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@trararitipi Continua per 4'33'' su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

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#PROUSTwitter 232 Giganti immersi negli anni, età così lontane l’una dall’altra, tra cui tanti giorni sono venuti a interporsi, - nel Tempo.

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NOSTOS_HOMECOMING Ulysses, James Joyce, Murray Gell-Mann http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

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‏@trararitipi21 Nov
#PROUSTwitter 231 Come se gli uomini fossero appollaiati sopra vivi trampoli, crescenti senza posa, a volte più alti dei campanili

‏@trararitipi20 Nov
A OROLOGERIA _ FAILED TIME "Il sistema in cui non possiamo che vivere prevede la coscienza di un tempo che passa". http://lucatraini.blogspot.it/2012/01/io-e-lo-sport.html …

‏@trararitipi20 Nov
#PROUSTwitter 230 Vertigine vedere sotto di me, e tuttavia in me, quasi avessi molte miglia di profondità, tanti anni http://www.youtube.com/watch?v=iJ5nNUdNi1s …

‏@trararitipi19 Nov
CINA E ROMA ANTICA Traiano e Ban Chao:un incontro mancato_CHINA AND ANCIENT ROME Trajan & Ban Chao:a missed encounter http://lucatraini.blogspot.it/p/il-dittico-di-aosta-romanzo-darte.html …

‏@trararitipi19 Nov
#PROUSTwitter 229 Proprio perché contengono le ore del passato i corpi umani possono far tanto male a chi li ama http://www.youtube.com/watch?v=XtmuqZA3YWg …

‏@trararitipi18 Nov
neoludica: Art and Videogame. Neoludica exhibition: game art ... http://neoludica.blogspot.com/2013/11/art-and-videogame-neoludica-exhibition.html?spref=tw …

‏@trararitipi18 Nov
CO-OWNERSHIP “Ideal City” / Palazzo Schifanoia —> [...] http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi18 Nov
#PROUSTwitter 228 Occupiamo un posto ognora accresciuto nel Tempo,tutti lo sentono;verità che poteva solo rallegrarmi http://www.youtube.com/watch?v=l0TCLpDDmKw …

‏@trararitipi17 Nov
VILLON Détour:Meung Prigioniero del Romanzo della Rosa,prigioniero delle sue spine_ Thorns of the Romance of the Rose http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi17 Nov
#PROUSTwitter 227 Rappresentarvi l’uomo come avente la lunghezza non già del suo corpo, bensì dei suoi anni http://www.youtube.com/watch?v=1aiIpiHanh8 …

‏@trararitipi16 Nov
#PROUSTwitter 226 Far variare la luce del cielo morale, secondo le differenze di pressione della nostra sensibilità http://www.youtube.com/watch?v=HjCVRbgTpDE …

‏@trararitipi10h
"Un artista senza nome fa il miracolo di tenere insieme tutto questo: tutti i passati congelati in un attimo eterno". http://lucatraini.blogspot.it/p/il-dittico-di-aosta-romanzo-darte.html …

‏@trararitipi10h
@trararitipi Continua con Guillaume de Machaut, "Puis qu'en oubli", su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

‏@trararitipi10h
#PROUSTwitter 225 La malattia,che,succedendo alla pigrizia che m’aveva difeso dalla facilità,poteva forse difendermi dalla pigrizia stessa

‏@trararitipi13 Nov
Palazzo Condé.Natale1740.Notte.Stretto da fasce dorate,deposto in culla d’argento,il piccolo Sade recita Gesù bambino http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi13 Nov
#PROUSTwitter 224 “Le mille e una notte”, non più che i “Mémoirs” di Saint-Simon, scritti anch’essi di notte http://www.youtube.com/watch?v=oOq9NjdLxlw …

‏@trararitipi12 Nov
L'interruttore dell'uomo libero, specie di uovo bianco di porcellana poi plastica per cui tanti hanno dato la vita http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html 

‏@trararitipi12 Nov
#PROUSTwitter 223 Avrei lavorato solo la notte. Ma sarebbero state necessarie molte notti, forse cento, forse mille http://www.youtube.com/watch?v=BE6efZu7t_4 …

‏@trararitipi12 Nov
Vedi questo vuoto dai lati perfetti nella mia natura? Questa mia interiorità lasciata fuori,scolpita con precisione? http://lucatraini.blogspot.it/2012/03/natura-morta-con-pesci.html …

‏@trararitipi12 Nov
#PROUSTwitter 222 La fatica d’imporre alla mia esistenza agonizzante le fatiche sovrumane della vita http://www.youtube.com/watch?v=Ryiu2MYmmBY …

‏@trararitipi10 Nov

‏@trararitipi10 Nov
#PROUSTwitter 221 indifferente al consenso dell’élite attuale. L’élite che sarebbe venuta dopo la mia morte pensasse pure quel che le pare

‏@trararitipi10 Nov
LI PO “Drunk,/ Each goes a separate way… / Meet again on the Milky Way" [...] http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi10 Nov
#PROUSTwitter 220 Mi ero servito d’un telescopio per scorgere cose piccolissime http://www.youtube.com/watch?v=PZlvc4_0ox0 …

‏@trararitipi9 Nov
QUANDO IL GREGGE E' ARTE _ WHEN THE HERD IS ART Arcadia & Arcade Art http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html 

‏@trararitipi8 Nov
LA CONSOLAZIONE DI SUPER MARIO Ludovico Ariosto, il Pittore di Nesso e Murasaki Shikibu in Sala Giochi http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi8 Nov
@trararitipi Continua con Victor Hugo nel "Jardin" di Lili Boulanger su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

‏@trararitipi8 Nov
#PROUSTwitter 219 L’erba folta delle opere feconde,sulla quale le generazioni future verranno lietamente a far le loro “colazioni sull’erba”

‏@trararitipi8 Nov
NEOLUDICA GAME ART GALLERY La nuova arte del XXI secolo dalla GamesWeek 2012 http://lucatraini.blogspot.it/2012/11/la-nuova-arte-e-alla-games-week.html … a quella del 2013 http://neoludica.blogspot.it/2013/10/pong-art-crossing-dedicata-nolan.html …

‏@trararitipi8 Nov
Nolan Bushnell con Luca Traini http://lucatraini.blogspot.it/  allo stand di Neoludica Game Art Gallery (http://lucatraini.blogspot.it/p/neoludica-game-art-gallery.html …) alla Games Week 2013

‏@trararitipi8 Nov
#PROUSTwitter 218 Il ricordo dell’amore mi aiutava a non temere la morte http://www.youtube.com/watch?v=c8-sIoTQfio …

‏@trararitipi7 Nov
LEO MESSI E CATTELAN: FANCIULLINI, ORI E PALLONI (2012) Testo e Totem _ MESSI & CATTELAN: GOLD & BALLS Text & Totem http://lucatraini.blogspot.it/p/sport.html 

‏@trararitipi6 Nov
#PROUSTwitter 217 Sapevo benissimo che il mio cervello era un ricco bacino minerario http://www.youtube.com/watch?v=v38pvBZlcaU …

‏@trararitipi6 Nov
"VIRTUAL" & "REALITAS ENTITIVA" Irruptions into everyday’s reality http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi5 Nov
#PROUSTwitter 216 L’altruismo umano che non sia egoistico è sterile http://www.youtube.com/watch?v=KXjuprJb9w8 …

‏@trararitipi4 Nov
FILOPEMENE IN INDONESIA Ricordi Filopemene?_Remember Philopoemen? Φιλοποίμην, diterjemahkan menjadi Philopoimen http://lucatraini.blogspot.it/p/scienza.html 

‏@trararitipi4 Nov
#PROUSTwitter 215 Avere un corpo rappresenta la più grave minaccia per lo spirito, per la vita umana e pensante http://www.youtube.com/watch?v=M6bZ__WSAEU …

‏@trararitipi3 Nov
HEAL THE SPIRIT: "Amoreux suy"_"De plus en plus" http://lucatraini.blogspot.it/p/dispacci-musicali.html …

‏@trararitipi3 Nov
#PROUSTwitter 214 Lo spirito ha i suoi paesaggi, la cui contemplazione gli è concessa soltanto un attimo. http://www.youtube.com/watch?v=8-qPjQBzKUw …

‏@trararitipi1m
#PROUSTwitter 213 Le nostre più forti apprensioni,come le nostre più grandi speranze,non eccedono mai le nostre forze http://www.youtube.com/watch?v=qcqWRMQp9eo …

‏@trararitipi20h
neoludica: WE ARE MUESLI, DALL'IGDS E GAMES WEEK CON AESVI e ... http://neoludica.blogspot.com/2013/11/we-are-muesli-dalligds-e-games-week-con.html?spref=tw …

‏@trararitipi20h
Plauto è morto? _ Plautus is dead? http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi20h
#PROUSTwitter 212 Come persone che vi dicono:"Quanto deve essere stancante starnutire così",compiangeva gli scrittori http://www.youtube.com/watch?v=R_8KYbwirLc …

‏@trararitipi1 Nov
NON HO FINITO IL COMPITO DI TECNICA (A.S. 1978/1979) _ MY PROFESSOR OF TECHNICAL EDUCATION SEEMED SEBASTIAN CABOT http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi1 Nov
#PROUSTwitter 211 Appuntando con gli spilli ora qua ora là un foglietto supplementare, avrei costruito il mio libro http://www.youtube.com/watch?v=2jmA1glmjjo …

‏@trararitipi31 Ott
"Ricordo un ballo /Noi e la 'Chaconne' del signor De Visée/ Automi impalpabili" [...] La Finette http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi31 Ott
#PROUSTwitter 210 Non sarebbero stati “miei lettori”, ma i lettori di se stessi http://www.youtube.com/watch?v=wj5JxtVXMus …

‏@trararitipi30 Ott
Exemplary tale of the architect Schinkel, who designed the Mausoleum of Queen Luise in neo-gothic shapes http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi30 Ott
#PROUSTwitter 209 Quante cattedrali restano incompiute! http://www.youtube.com/watch?v=2bKW67oBpuM …

‏@trararitipi29 Ott
A nome di questi bottoni che voi/ E voi soltanto/ Avete impedito di pagare quale obolo a Caronte [...]"Antoine Pater" http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi29 Ott
#PROUSTwitter 208Preparare il proprio libro minuziosamente,con costanti raggruppamenti di forze come per un’offensiva http://www.youtube.com/watch?v=Oct3qvTqa2g …

‏@trararitipi28 Ott
Games Week is back - Upgrade Yourself - Parte 8 - Games Week: http://www.gamesweek.it/2013/Gallery/games-week-is-back---upgrade-yourself---parte-8.aspx#.Um7mVoZFf30.twitter … ci siamo anche noi di Neoludica #gamesweek #gameart

‏@trararitipi28 Ott
#PROUSTwitter 207 Sapevo ch’era possibile illuminarla,la vita che viviamo nelle tenebre,e ricondurla alla sua verità http://www.youtube.com/watch?v=SNcp2vI2MbQ …

‏@trararitipi27 Ott
Magellan, Matteo Ricci, Mercator _ Odyssey, Pong, Little Big Planet http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi27 Ott
#PROUSTwitter 206 Anziché la psicologia piana usata di solito, una specie di psicologia nello spazio http://www.youtube.com/watch?v=4po3zSPTexY …

‏@trararitipi26 Ott
QUANDO LA STORIA FA "PONG" Nixon,Mao e un leggendario videogame _PING PONG DIPLOMACY & "PONG" Nixon,Mao & video games http://lucatraini.blogspot.it/2013/10/quando-la-storia-fa-pong-nixon-mao-e-un.html …

‏@trararitipi26 Ott
#PROUSTwitter 205 Tutte le cose gravi che noi diciamo non ricevono mai una risposta,verbale o scritta http://www.youtube.com/watch?v=tbArUJBRRJ0 …

‏@trararitipi25 Ott
PONG&OTHERS_GAME ART CROSSING dedicata a Nolan Bushnell http://neoludica.blogspot.it/2013/10/pong-art-crossing-dedicata-nolan.html …

‏@trararitipi25 Ott
#PROUSTwitter 204 Quelle sottili variazioni del gusto che la critica d’arte riflette dieci anni prima http://www.youtube.com/watch?v=373PG_0nkN0 …

‏@trararitipi24 Ott
Photography & cinema:the servant of impassible Plutarch,Virgil who cuts and runs in Purgatory,Picasso, Speed Painting http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi24 Ott
@trararitipi Continua con Musica silenziosa e Immagini di Segundo de Chomòn su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

‏@trararitipi24 Ott
#PROUSTwitter 203 “Siete proprio sicuro che le scarpine fossero rosse? Mi pareva fossero dorate”

‏@trararitipi23 Ott
neoludica: CAVE! CAVE! DEUS VIDET. GIOCARE CON L'ARTE DEL '50... http://neoludica.blogspot.com/2013/10/cave-cave-deus-videt-giocare-con-larte.html?spref=tw 

‏@trararitipi23 Ott
BALLPOINT Nomadic architecture of my life http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html 

‏@trararitipi23 Ott
#PROUSTwitter 202 Se la nostra vita è vagabonda, la nostra memoria è sedentaria http://www.youtube.com/watch?v=dbnlhCizyj8 …

Playing The Game ‏@playingfestival22 Ott
@ovosonico ospite di #PTGfestival 2013 @SanteriaMilano con artwork originali del videogioco che ha stupito la critica: “Murasaki Baby”!
 Ritwittato da dna ferrari

Playing The Game ‏@playingfestival21 Ott
@Neoludica_Art e la sua #gameart saranno a #PTGfestival 2013 sabato 26 e domenica 27 ottobre @SanteriaMilano
 Ritwittato da dna ferrari

‏@trararitipi22 Ott
APHRA BEHN & JOHNNY DEPP or DEEP Tragicomedy for 7 Superwomen with Music of Henry Purcell and Klaus Nomi's Voice http://lucatraini.blogspot.it/p/letture.html 

‏@trararitipi22 Ott
@trararitipi Continua con Debussy su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

‏@trararitipi22 Ott
#PROUSTwitter 201 Lo sfogo di due tendenze di solito inseparabili nelle signore della buona società: istruirsi e incanaglirsi
‏@trararitipi21 Ott

‏@trararitipi21 Ott
#PROUSTwitter 200 E muovere da illusioni e credenze da rettificare, a poco a poco http://www.youtube.com/watch?v=Y2k8ly33QyE


@trararitipi37s
The “mana” in the white coral eyes: "Stand thousands upon thousands of mortal men fixed in ocean reveries" http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi9m

‏@trararitipi10m
#PROUSTwitter 199 E così il salotto della principessa di Guermantes era illuminato, immemore e fiorito come un quieto camposanto

‏@trararitipi22h
Lucretius in a day of peace, on the shores of Lake Varese: lovers, elderly and families with all 4 Elements discreets http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi23h
@trararitipi Continua con Musica su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

‏@trararitipi23h
#PROUSTwitter 198 I nostri errori, sepolti, non saran più che un’invisibile polvere su cui sorriderà la pace ridente e fiorita della natura

‏@trararitipi18 Ott
[...] Parabola del Figliol Prodigo:preparagli la cena tipo Restaurant City dopo averlo rintracciato su Facebook [...] http://lucatraini.blogspot.it/2013/03/the-little-big-lamb-storia-di-un.html …

‏@trararitipi18 Ott
#PROUSTwitter 197 Una sfida alle leggi della cronologia più miracolosa di quella della conservazione del radio http://www.youtube.com/watch?v=orktuCDBf-8 …

‏@trararitipi17 Ott

@trararitipi17 Ott
UT WILD THING An exemplary story of mermory technique art: from Guido d'Arezzo to Jimi Hendrix http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi17 Ott
#PROUSTwitter 196 Il Tempo dispone di speciali treni rapidi x condurre a 1 vecchiaia precoce. Ma su binario parallelo http://www.youtube.com/watch?v=Tp_k5Li3C-Y …

‏@trararitipi16 Ott
A new Flemish mass that borrows materials from rock songs and, in the arts and “aura”, in Nam June Paik’s Videoflag. http://lucatraini.blogspot.it/2013/06/la-nostra-civilta-e-un-sogno-ad-angolo.html …

‏@trararitipi16 Ott
#PROUSTwitter 195 Quella voce sembrava uscire da un fonografo perfezionato http://www.youtube.com/watch?v=hDv9DQECP6E …

‏@trararitipi15 Ott

‏@trararitipi15 Ott
#PROUSTwitter 194 L’annientamento della giovinezza, la distruzione del vigor pieno e dell’agilità è un primo nulla http://www.youtube.com/watch?v=1OERJAjoHRY …

‏@trararitipi14 Ott
College of Berkeley and Captain Hume from Bermuda to Hebrides: Chess Game http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi14 Ott
#PROUSTwitter 193 Accingermi a rendere chiare, a “intellettualizzare” in un’opera d’arte, delle realtà extratemporali http://www.youtube.com/watch?v=GSWatsiBErU …

‏@trararitipi13 Ott
Me and Epimenides of Crete in a sleeping bag http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 
Espandi

‏@trararitipi13 Ott
#PROUSTwitter 192 La vita i vecchi li forma con adolescenti che durano un numero abbastanza grande di anni http://www.youtube.com/watch?v=YfcUkVbyy9M …

‏@trararitipi12 Ott
BROTHER MOZART Letter sister Nannerl: Wolfgang gets married, she did not http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi12 Ott
#PROUSTwitter 191 Il Tempo, che, d’ordinario, non è visibile, che per diventare tale va in cerca di corpi http://www.youtube.com/watch?v=1cRWPsKhbgI …

‏@trararitipi11 Ott
"You must think of the ship as the cosmos/ http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi11 Ott
#PROUSTwitter 190 Convincermi del carattere puramente mentale della realtà http://www.youtube.com/watch?v=dud4D6PeHqQ …

‏@trararitipi10 Ott
neoludica: GAME-LAB@ATHENA, la cultura del videogame a Varese... http://neoludica.blogspot.com/2013/10/game-labathena-la-cultura-del-videogame.html?spref=tw …

‏@trararitipi10 Ott

‏@trararitipi10 Ott
#PROUSTwitter 189 Tutto un “Imbarco per Citera” della passione, di cui annotare, per lo stato di veglia, le sfumature http://www.youtube.com/watch?v=7v3co5lRwwo …

‏@trararitipi9 Ott

‏@trararitipi9 Ott
#PROUSTwitter 188 In realtà, ogni lettore, quando legge, è soltanto il lettore si se stesso http://www.youtube.com/watch?v=AQigvSRScfQ …

‏@trararitipi8 Ott
At minute 9:11 I will be before the king. http://lucatraini.blogspot.it/2012/02/unesperienza-cinecitta.html …

@trararitipi8 Ott
#PROUSTwitter 187 La sofferenza è la miglior cosa che si possa incontrare nella vita http://www.youtube.com/watch?v=4szOWyKMiic …

‏@trararitipi8 Ott
Ho fatto un'offerta per un annuncio su Starbytes. Scopri altri annunci su http://www.starbytes.it . http://fw.to/mNZ4CFb 

@trararitipi7 Ott
BOOK OF KELLS _ Interaction of "gladium" and "gaudium" http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi7 Ott
#PROUSTwitter 186 Son le passioni ad abbozzare i nostri libri,i riposi di cui si gode tra l’una e l’altra a scriverli http://www.youtube.com/watch?v=7WpPBym_n2Y …

‏@trararitipi5m

‏@trararitipi1h
#PROUSTwitter 185 Bisogna che, nella felicità, foggiamo legami ben dolci e forti di fiducia e di tenerezza http://www.youtube.com/watch?v=GETFcTMU1JA …

‏@trararitipi22h
neoludica: FINE DELLE TRASMISSIONI http://neoludica.blogspot.com/2013/10/fine-delle-trasmissioni.html?spref=tw … davvero c'è spazio per la game culture in Italia?

‏@trararitipi5 Ott

‏@trararitipi5 Ott
#PROUSTwitter 184 L’intelligenza dia l’inizio all’opera: strada facendo non mancheranno certo i dolori http://www.youtube.com/watch?v=jbogMNJ_LuQ …

‏@trararitipi4 Ott
VILLON Deux estions et n'avions qu'ung cuer_We were two and had but one heart http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi4 Ott
#PROUSTwitter 183 Le idee sono dei surrogati dei dolori http://www.youtube.com/watch?v=VQGhstEq6UI …

Amanti musica classica
#PROUSTwitter _ LA MUSIQUE RETROUVÉE Ogni giorno un brano musicale per una citazione da "Il tempo...
Luca Traini (1500+)
CURATOR PROJECT MANAGER at ART
(Debussy, Satie, Hahn, Saint-Saëns, Ravel, Honegger, Bastianelli, Chabrier, etc.)
#PROUSTwitter 182 Perché solo la felicità è salutare al corpo, ma è il dolore a sviluppare le energie dello spirito. Il tempo ritrovato, trad. G. Caproni, Giulio Einaudi Editore, p. 238 #PROUSTwitter 181 L’intelligenza non conosce le situazioni...

‏@trararitipi12s
Apollo and Patroclus_Apelles and Protogenes_Apollo and Dionysus meet Buddha in http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi8m
#PROUSTwitter 182 Solo la felicità è salutare al corpo, ma è il dolore a sviluppare le energie dello spirito http://www.youtube.com/watch?v=mnsltd7SvmY …

‏@trararitipi15h
Brochure Assassins' Creed Art (R )Evolution http://issuu.com/neoludicagameartgallery/docs/brochure_ita_ac_art_revolution/0 … via @Issuu
‏@trararitipi17h
#PROUSTwitter 181 L’intelligenza non conosce le situazioni chiuse, senza via d’uscita, proprie della vita
@trararitipi1 Ott
Come Wile Coyote _ As Wile Coyote http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi1 Ott
#PROUSTwitter 180 In un tratto ridicolo l’artista vede una bella legge generale http://www.youtube.com/watch?v=KZTmd-Qg8Zs

‏@trararitipi30 Set
Le jeu de Jean-Antoine et de Madame De La Guerre_ A great woman musician,Élisabeth Jacquet de La Guerre,meets Watteau http://lucatraini.blogspot.it/2012/02/una-grande-compositrice-incontra-un.html …

‏@trararitipi30 Set
#PROUSTwitter 179 Le opere di Watteau e di La Tour, pittori che onorano la Francia http://www.youtube.com/watch?v=mitbLMXZWsg … http://www.youtube.com/watch?v=zTfUDSV_sVI …

‏@trararitipi29 Set
[...] Software-Conference on Plato’s Good _ Hardware-Platonic solids composed by the School of Sicyon [...] http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi29 Set
#PROUSTwitter 178 Lo scrittore invidia il pittore, vorrebbe prendere schizzi, appunti, ma, se lo fa, è perduto http://www.youtube.com/watch?v=2LZkt7UrEvU …

‏@trararitipi1m
UNA NUOVA LETTURA DELL'"EUTIFRONE" DI PLATONE_A NEW READING OF '"EUTHYPHRO" PLATO When is it right to accuse a father http://lucatraini.blogspot.it/p/scienza.html 

‏@trararitipi10m
#PROUSTwitter 177 Le grandi leggi morali, come quelle della circolazione del sangue o dell’eliminazione renale http://www.youtube.com/watch?v=lHCjGPKToNM …

‏@trararitipi22h
The tragic toys given Dionysus by the Titans (the spinning top, the ball, the apples and the mirror http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi22h
#PROUSTwitter 176 Ogni persona che ci fa soffrire può esser da noi messa in relazione con una divinità http://www.youtube.com/watch?v=BQlIhrD8l6g …

‏@trararitipi26 Set
THE GAME OF CIVILIZATION A poor land with sea view instead of the usual rivers. Let's try! http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi26 Set
#PROUSTwitter 175 Come il seme, anch’io ero destinato a morire non appena si fosse sviluppata la pianta http://www.youtube.com/watch?v=gK-A2ZHOgqs …

‏@trararitipi25 Set
GAME&PLAY The rule of pleasure in the norm,of pleasure in transgressing it,of pleasure in transgressing transgression http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi2m
#PROUSTwitter 174 La sola vita quindi realmente vissuta, è la letteratura http://www.youtube.com/watch?v=d_SQjKOlNRI …
‏@trararitipi21h
Les peintres flamands et le "speedpainting"_Flemish painters and "speedpainting" http://lucatraini.blogspot.it/p/neoludica-game-art-gallery.html …

‏@trararitipi23h
#PROUSTwitter 173 Un’ora non è soltanto un’ora: è un vaso colmo di profumi, di suoni, di progetti e di climi http://www.youtube.com/watch?v=YvOePexiqvQ …

‏@trararitipi23 Set
A 14 _ Highway 14 (1974, Yugoslavia dreaming) http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi23 Set
#PROUSTwitter 172 Inutile rimpiangere l’età delle diligenze; l’automobile adempie la funzione di quest’ultime

‏@trararitipi22 Set
The ancient world produced manuals similar to "Computer Graphics", but... http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi22 Set
#PROUSTwitter 171 Io avevo frequentato abbastanza le persone di mondo da sapere che i veri illetterati son loro, non gli operai elettricisti

‏@trararitipi21 Set
LUCREZIA BORGIA, PIETRO BEMBO: “LA GRANDE FIAMMA” _ "THE BIG FLAME" http://lucatraini.blogspot.it/p/letture.html 

‏@trararitipi21 Set
#PROUSTwitter 170 Un certo nome letto un certo giorno in un libro contiene nelle sue sillabe il vento rapido e il sole splendente

‏@trararitipi20 Set
'900 VAMPIRI _ NEW LIFE OF BELA LUGOSI (1993) Lugosi & Murnau: "Januskopf" http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi20 Set
#PROUSTwitter 169 Un’opera che contenga teorie è come un oggetto su cui si sia lasciato il cartellino del prezzo http://www.youtube.com/watch?v=WIdS0KzZGVU …

‏@trararitipi20 Set
neoludica Tribute to PONG: GAMES WEEK 2013 BRINGS IN MILANO NOLAN BUSHNELL, T... http://neoludica.blogspot.com/2013/09/games-week-2013-brings-in-milano-nolan.html?spref=tw …

‏@trararitipi19 Set
Milan, Via Torino: to enter Santa Maria presso San Satiro, to walk down to the apse by Bramante, to touch... http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi19 Set
#PROUSTwitter 168 Più dalla qualità del linguaggio che non dai principi estetici professati http://www.youtube.com/watch?v=2xMD4ZjH6qA …

‏@trararitipi18 Set
neoludica, scopri le nostre ATTIVITA' http://neoludica.blogspot.com/p/attivita.html?spref=tw …
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‏@trararitipi18 Set
TESSUTO SENZA PUNTI, TRAMA ANTICA _ NEW WOVENS VERSES, OLD PLOT http://lucatraini.blogspot.it/2012/07/trama-di-tessitura-in-settenari.html …

‏@trararitipi18 Set
#PROUSTwitter 167 L’arte vera non sa che farne di tante proclamazioni e si compie nel silenzio http://www.youtube.com/watch?v=a1XqktMNsTo …

‏@trararitipi17 Set
In search of the time of a very important convention for a new art http://lucatraini.blogspot.it/2012/03/loading.html …

‏@trararitipi17 Set
#PROUSTwitter 166 La falsità della cosiddetta arte realistica http://neoludica.blogspot.it/2013/09/laspetto-ludico-dellarte-contemporanea.html …

‏@trararitipi16 Set
"If film is the muse of our times, videogames are the art of the digital era" NEOLUDICA BIENNALE VENEZIA in "VOGUE" http://lucatraini.blogspot.it/p/press.html 

‏@trararitipi16 Set
#PROUSTwitter 165 Non siamo affatto liberi di fronte all’opera d’arte

‏@trararitipi15 Set
ASSASSIN'S CREED: Agnolo Poliziano, "L'armi lucenti su sparger un lampo"_"His brilliant armour flashes" http://lucatraini.blogspot.it/p/assassins-creed-art-revolution-2012.html …

‏@trararitipi15 Set
#PROUSTwitter 164 L’impressione è per lo scrittore ciò che è l’esperimento per lo scienziato http://www.youtube.com/watch?v=BIk7GBkaIUc …

‏@trararitipi14 Set
La donna senza nome di (Sant') Agostino _ The unnamed woman of (St.) Augustine http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi14 Set
#PROUSTwitter 163 L’arte è il fatto più reale, la più austera scuola di vita, e il vero Giudizio finale

‏@trararitipi13 Set
La quercia del tasso (del Tasso?) _ Taxus Baccata or Torquato Tasso? http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi13 Set
#PROUSTwitter 162 Quell’inflessibile legge la quale vuole che soltanto le cose assenti siano immaginabili http://www.youtube.com/watch?v=PQOqbS9V408 …

‏@trararitipi12 Set
La Mettrie’s Man a Machine listening to a conference held by Lavoisier on the nature of silicon in Boullée’s Library http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi12 Set
#PROUSTwitter 161 I veri paradisi sono quelli che abbiamo perduto

‏@trararitipi11 Set
ASSASSIN'S CREED: Michele Marullo Tarcaniota_"Non ego tela, non ego enses"/"I fear not weapons, fear not swords" http://lucatraini.blogspot.it/p/assassins-creed-art-revolution-2012.html …


‏@trararitipi11 Set
#PROUSTwitter 160 Coglimi al volo, se sei capace, e studiati di sciogliere l’enigma di felicità che ti propongo
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‏@trararitipi10 Set
L'ARTE CONTRO IL FEMMINICIDIO _ ART AGAINST FEMICIDE Music by Barbara Strozzi, Beatritz de Dia, Grażyna Bacewicz http://lucatraini.blogspot.it/2013/09/eccellenza-e-femminile-sofonisba.html …

‏@trararitipi10 Set
#PROUSTwitter 159 Un passato scorrevole, triste e dolce

‏@trararitipi9 Set
We are multi-level: we surf the Internet acknowledging the existence of a platonic second navigation http://lucatraini.blogspot.it/p/neoludica-biennale-di-venezia-2011.html …

‏@trararitipi9 Set
#PROUSTwitter 158 Il suolo sapeva da sé dove andare: la sua resistenza era vinta

‏@trararitipi8 Set
Vitruvian Man / The women portrayed by Iaia di Cyzicus play chess with Sofonisba Anguissola http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html … http://lucatraini.blogspot.it/2013/09/eccellenza-e-femminile-sofonisba.html …

‏@trararitipi8 Set
#PROUSTwitter 157 In questo libro, dove non c’è un solo fatto che non sia fittizio

‏@trararitipi7 Set
"ECCELLENZA" E' FEMMINILE _ "EXCELLENCE" IS FEMALE: SOFONISBA ANGUISSOLA, CHRISTINE DE PIZAN, TAMARA DE LEMPICKA http://lucatraini.blogspot.it/2013/09/eccellenza-e-femminile-sofonisba.html …

@trararitipi7 Set
#PROUSTwitter 156 Nelle persone che amiamo, c’è, immanente in loro, un qualche nostro sogno

‏@trararitipi6 Set
NON SOLO GIACOMO LEOPARDI: MENAHEM DA RECANATI http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html  SEDIA DI MACKINTOSH: UN RELAX BIBLICO http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html 

‏@trararitipi6 Set
@trararitipi Continua su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

‏@trararitipi6 Set
#PROUSTwitter 155 Ma che importavano sirene e Gotha a chi era andato in cerca di voluttà?

‏@trararitipi5 Set
TUTTO PER UN SOGNO, Claudio Nicolini al Priamar http://wp.me/pQuf4-1L 

@trararitipi5 Set
neoludica: L'ASPETTO LUDICO DELL'ARTE CONTEMPORANEA, un corso... http://neoludica.blogspot.com/2013/09/laspetto-ludico-dellarte-contemporanea.html?spref=tw …

‏@trararitipi5 Set
#PROUSTwitter 154 Niente vie di mezzo: o Phèdre o Les Saltimbanques

@trararitipi11h
Rigore alla Casarsa _ Penalty without run http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi11h
@trararitipi Continua su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

‏@trararitipi11h
#PROUSTwitter 153 Come giocatori di calcio

‏@trararitipi3 Set
Luca Traini: Versi acrostici, mesostici e telestici _ Acrostic, mesostic and telestic verses http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi3 Set
@trararitipi Continua su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

‏@trararitipi3 Set
#PROUSTwitter 152 Come un pallido pulviscolo d’astri, di errabonde vie lattee
‏@trararitipi2 Set

‏@trararitipi2 Set
#PROUSTwitter 151 L’antico immutato splendore d’una luna crudelmente, misteriosamente serena

‏@trararitipi1 Set
#PROUSTwitter 150 La guerra la si dichiara di nuovo ogni mattina. E chi la vuol continuare è altrettanto colpevole di chi l’ha cominciata

‏@trararitipi31 Ago
"Da quando le rose han preso a far male?" _ "The roses have started to hurt" http://lucatraini.blogspot.it/p/il-dittico-di-aosta-romanzo-darte.html …

‏@trararitipi31 Ago
#PROUSTwitter 149 tutti quei complessi architettonici che rendevano istruttivo e incantevole il più piccolo villaggio della Francia

‏@trararitipi30 Ago


‏@trararitipi30 Ago
#PROUSTwitter 148 La distruzione di tanti meravigliosi giovani, vere e incomparabili statue policrome

‏@trararitipi29 Ago
BIENNALE VENICE_TRAINI'S REMOTE CULTURAL CONNECTIONS(II):GAME Interaction Navigation Wonder http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html … // http://lucatraini.blogspot.it/2012/01/connessioni-remote-1.html …

‏@trararitipi29 Ago
#PROUSTwitter 147 I cervelli piccini restano schiacciati non dalla bellezza, ma dall’enormità dell’azione

‏@trararitipi28 Ago
forse se ci crediamo tutti e ci incontriamo...qualcosa può cambiare! http://www.artmuseumex.com/it/  http://fb.me/2cH04SjpT 

‏@trararitipi28 Ago
BIENNALE VENICE:LUCA TRAINI'S REMOTE CULTURAL CONNECTIONS (FIRST PART) Screen Computer Reality http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html … http://www.youtube.com/watch?v=kw4dmBodbDE …

‏@trararitipi28 Ago
#PROUSTwitter 146 Andava pazzo pei Marocchini, e soprattutto per gli Anglosassoni, nei quali vedeva quasi delle statue viventi di Fidia

‏@trararitipi27 Ago
@marcocattaneo IN VIAGGIO CON ANTONIO CONTI E ALESSANDRO VOLTA (MUSICA: QUARTETTO PER GLASS HARMONICA DI B. FRANKLIN) http://lucatraini.blogspot.it/2013/08/un-poema-elettrico-del-settecento.html

‏@trararitipi27 Ago
neoludica: MURASAKI BABY, una 'fermata' metropolitana nella s... http://neoludica.blogspot.com/2013/08/murasaki-baby-una-fermata-metropolitana.html?spref=tw …

‏@trararitipi27 Ago
RESURREZIONE E MORTE DI JEAN-ANTOINE WATTEAU "Gilles" _ RESURRECTION AND DEATH OF JEAN-ANTOINE WATTEAU "Gilles" http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi27 Ago
#PROUSTwitter 145 Proprio le persone più inette a giudicare i pregi altrui, adottano, per classificarli, i verdetti della moda

‏@trararitipi26 Ago
UN POEMA ELETTRICO DEL SETTECENTO _ EIGHTEENTH CENTURY ITALIAN ELECTRIC POEM WITH MUSIC OF BENJAMIN FRANKLIN http://lucatraini.blogspot.it/2013/08/un-poema-elettrico-del-settecento.html …

‏@trararitipi26 Ago
#PROUSTwitter 144 C’è da domandarsi se siano proprio aviatori o non piuttosto Valchirie che salgano a volo

‏@trararitipi25 Ago
STRAordinariCICLI _ EXTRAordinaryCYCLES http://lucatraini.blogspot.it/p/sport.html 

‏@trararitipi25 Ago
#PROUSTwitter 143 Hanno fatto saltare il ponticello sulla Vivonne, che, dicevate, non vi ricordava quanto avreste voluto la vostra infanzia

‏@trararitipi24 Ago
A MOVIE FOR THE EVENING OF 12.21.12: APOCALYPTICS DOUBTS http://lucatraini.blogspot.it/2012/12/un-film-per-la-sera-del-211212-dubbi.html …

‏@trararitipi24 Ago
#PROUSTwitter 142 Cocaina di cui aveva abusato a Tansonville e di cui l’eroismo, come un rimedio che prende il posto di un altro, lo guariva

‏@trararitipi23 Ago
Accademia Mobile #aggiornamentocontinuo: 31 agosto - 1 settembre Biodanza a Varese per rip... http://accademiamobile.blogspot.com/2013/08/31-agosto-1-settembre-biodanza-varese.html?spref=tw … ripartire con energia!

‏@trararitipi23 Ago
THE CASTLE OF GRESSAN Among the eternal snows and earthly hunger _ IL CASTELLO DI GRESSAN Fame terrena e nevi eterne _http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html 

‏@trararitipi23 Ago
#PROUSTwitter 141 Soffrivo come all’albergo di Balbec quando i pescatori ci stavano a guardarci mangiare

‏@trararitipi22 Ago
Falecio metal _ Phalaecian heavy metal / Anacreontica a Speusippo _ Anacreonteus to Speusippus http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi22 Ago
#PROUSTwitter 140 In luogo di ornamenti egizi ecco ora anelli o braccialetti composti con schegge di proiettile o di ghiere di granate da 75

‏@trararitipi21 Ago
Luca Traini Video Antology: from Cecco Angiolieri to Biennale di Venezia http://lucatraini.blogspot.it/p/video-canale-youtube-melnick42.html …

‏@trararitipi21 Ago
COME UN'AQUILA (OTTONE III) _ LIKE THE EAGLE'S (OTTO III) A broken utopia of the Year 1000, Fragments http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi21 Ago
#PROUSTwitter 139 Avevo un bel pranzare in società: i commensali non li vedevo, perché, mentre credevo di guardarli, li radiografavo

‏@trararitipi1m
L'ARCOBALENO _ THE RAINBOW http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi2m
#PROUSTwitter 138 Come a un geometra che, spogliate le cose delle qualità sensibili, non ne veda più che il substrato lineare

‏@trararitipi19 Ago

‏@trararitipi19 Ago
#PROUSTwitter 137 Le gambe, le braccia sono piene di ricordi intorpiditi

‏@trararitipi18 Ago
Sognando Thule: Pitea (frammenti) _ Dreaming Thule: Pytheas (fragments) http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi18 Ago
#PROUSTwitter 136 Come due insetti che stanno per sprofondarsi nel cuore d’un calice bluastro

‏@trararitipi17 Ago
FRANK LLOYD WRIGHT BETWEEN PETRARCH AND ANNE BRADSTREET _ UNA CASA, DUE DONNE PER FRANK LLOYD WRIGHT http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html 

‏@trararitipi17 Ago
#PROUSTwitter 135 Solo un giovine sposo che abbia avuto a lungo un’amante sa togliere con grazia il cappotto alla moglie

‏@trararitipi16 Ago
TRIPTYCH GAY FOOTBALL: BASQUIAT, FASHANU, MAPPLETHORPE http://lucatraini.blogspot.it/p/sport.html 

‏@trararitipi16 Ago
#PROUSTwitter 134 Fra le persone cosiddette "immorali", le indignazioni morali sono forti come nelle altre

‏@trararitipi15 Ago
#PROUSTwitter 133 La nostra vita, nella sua lunghezza, non è regolata sulla vita delle nostre amicizie

‏@trararitipi14 Ago
DEFINIZIONI DI "COSMO" _ DEFINITIONS OF "COSMOS" http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi14 Ago
#PROUSTwitter 132 La creazione del mondo non è accaduta in principio, avviene ogni giorno

‏@trararitipi13 Ago
IL PARADISO _ The "Maga Maghella" kindergarten in Porto Sant'Elpidio, Italy, 1971 http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi13 Ago
#PROUSTwitter 131 L’ottimismo è la filosofia del passato

‏@trararitipi12 Ago
Webcam: Confesso che ho giocato: http://youtu.be/VCTomoTKsL0  via @youtube

‏@trararitipi12 Ago
L'INFERNO _ THE CHILD AND BRAMANTINO http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi12 Ago
#PROUSTwitter 130 “E’ strano, non c’è nessuno che possa essere più insopportabile o più caro di quel bambino”

‏@trararitipi3m

‏@trararitipi7m
#PROUSTwitter 129 Ero ormai appena i battiti del mio cuore e l’attenzione che seguiva ansiosamente lo sviluppo di "O sole mio"

@trararitipi10 Ago
CARE AND DISEASE OF GENIUS The music of Hugo van der Goes _ CURA E MALATTIA DEL GENIO La musica di Hugo van der Goes http://lucatraini.blogspot.it/p/dispacci-musicali.html …

‏@trararitipi10 Ago
#PROUSTwitter 128 E l’acqua una combinazione di idrogeno e azoto, eterna, cieca, anteriore ed esterna a Venezia, ignara dei dogi e di Turner

‏@trararitipi9 Ago
Warriors but also writers, a cross between Garcilaso de la Vega and Marcus Aurelius http://lucatraini.blogspot.it/2012/07/assassins-creed-art-revolution.html …

‏@trararitipi9 Ago
#PROUSTwitter 127 Fanno pensare a una varietà di uccelli, o a giovani allievi di Garros esercitantisi nel volo librato

‏@trararitipi8 Ago
@theincipit stiamo leggendo e scrivendo La Ricerca #ProusTwitter e ogni pensiero ogni giorno è un nuovo inizio...

‏@trararitipi8 Ago
#PROUSTwitter 126 Verso San Marco, con una gioia tanto maggiore in quanto a quella chiesa giungevo in gondola

‏@trararitipi7 Ago
THE SUBSCALE OF THE ARCHITECT SANT'ELIA _ IL SOTTOSCALA DI SANT'ELIA http://lucatraini.blogspot.it/2013/02/il-sottoscala-di-santelia_23.html …

‏@trararitipi7 Ago
#PROUSTwitter 125 E nessuno ha fatto il nome di Giolitti?

‏@trararitipi6 Ago
THE CITY AND CHILD, THE "CITIES-GIRLS" _ LA CITTA' E IL BAMBINO, LE "CITTA'-BAMBINE" http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi6 Ago
#PROUSTwitter 124 Una natura che avesse creato le proprie opere con un’immaginazione umana

‏@trararitipi5 Ago
BIENNALE DI VENEZIA: UNA PRIMA MONDIALE _ VENICE BIENNALE: A WORLD PREMIERE http://lucatraini.blogspot.it/2012/02/neoludica-souvenir.html …

‏@trararitipi5 Ago
#PROUSTwitter 123 Venezia dove la vita quotidiana era altrettanto reale che a Combray

‏@trararitipi4 Ago
DOLCI INTERROGATIVI Mitologia dei Ferrero Roché _ SWEET QUESTIONS Mythology of Ferrero Roché http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi4 Ago
#PROUSTwitter 122 Scoperte altrettanto preziose nei “Pensieri” di Pascal come nel foglietto pubblicitario di una saponetta

‏@trararitipi3 Ago
COLTIVANDO LA LUCE _ FARMING THE LIGHT http://lucatraini.blogspot.it/2013/08/coltivando-la-luce.html …

‏@trararitipi3 Ago
#PROUSTwitter 121 Come un elettricista che si contenti anche di un conduttore piccolissimo

‏@trararitipi2 Ago
ARCHILOCO OGGI _ ARCHILOCHUS TODAY http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi2 Ago
#PROUSTwitter 120 Qualcosa cui l’abitudine non abbia ancora sostituito i suoi sbiaditi facsimile

‏@trararitipi31 Lug
HISTORIA AUGUSTA Un fantastico libraccio indecente _ A ghost of history book http://lucatraini.blogspot.it/p/il-dittico-di-aosta-romanzo-darte.html …

‏@trararitipi31 Lug
#PROUSTwitter 119 Suddivisa in tante piccolo divinità familiari, essa abitò a lungo la fiamma della candela, il pomo della porta

‏@trararitipi30 Lug
#PROUSTwitter 118 Quell’algebra della sensibilità

‏@trararitipi28 Lug
neoludica: Continua il contest #CONFESSOCHEHOGIOCATO e mostra... http://neoludica.blogspot.com/2013/07/continua-il-contest-confessochehogiocat.html?spref=tw …

‏@trararitipi28 Lug
LO SPORT IN 10 EVENTI Agone e ispirazione da Beamon a Bolt http://lucatraini.blogspot.it/p/sport.html 

‏@trararitipi28 Lug
#PROUSTwitter 117 La persona non muore tutt’a un tratto per noi, ma resta invece immersa in una specie di aura vitale

‏@trararitipi27 Lug
IL DITTICO DI STILICONE _ THE DIPTYCH OF STILICHO Vorrebbe guardare il cielo, ma è come se esitasse http://lucatraini.blogspot.it/p/il-dittico-di-aosta-romanzo-darte.html …

‏@trararitipi27 Lug
#PROUSTwitter 116 A causa del singhiozzo del calorifero ad acqua che era stato riacceso
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‏@trararitipi26 Lug

‏@trararitipi26 Lug
@trararitipi Continua su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

‏@trararitipi26 Lug
#PROUSTwitter 115 L’arte non è la sola a porre incanto e mistero negli oggetti più futili

‏@trararitipi25 Lug
#PROUSTwitter 114 Non ero un unico uomo, ma la sfilata, ora per ora, di un esercito composito

‏@trararitipi24 Lug
L'Arte è in Gioco! by Game Art Gallery by neoludica gameartgallery on Prezi http://prezi.com/chjwgnu8j2zt/larte-e-in-gioco-by-game-art-gallery/ …

‏@trararitipi24 Lug
IN PRAISE OF THE SEWING MACHINE _ MACCHINE DA CUCIRE due punti SCRIVERE http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html 

‏@trararitipi24 Lug
#PROUSTwitter 113 E quei momenti del passato non sono immobili: serbano nella nostra memoria il moto che li travolgeva verso l’avvenire

‏@trararitipi23 Lug
PAESAGGIO MORALE_MORAL LANDSCAPE Le Corbusier, Notre-Dame-Du-Haut, Ronchamp http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html 

‏@trararitipi23 Lug
@trararitipi Continua su http://lucatraini.blogspot.it/p/proust.html 

‏@trararitipi23 Lug
#PROUSTwitter 112 Al ricordo delle ore puramente naturali si aggiungerebbe di necessità il paesaggio morale, che ne fa qualcosa di unico

‏@trararitipi22 Lug
#PROUSTwitter 111 Tutto quel tegumento di carezze, di baci, di amici sonni, di cui avrei presto dovuto lasciarmi spogliare per sempre

‏@trararitipi21 Lug
neoludica: CONFESSO CHE HO GIOCATO a STUDIO FASE e una partec... http://neoludica.blogspot.com/2013/06/confesso-che-ho-giocato-studio-fase-e.html?spref=tw … continuano le mostre a Milano

‏@trararitipi21 Lug
#PROUSTwitter 110 La purezza naturale d’un raggio di luna in mezzo alle luci artificiali di Parigi

‏@trararitipi20 Lug
IL VOLTO DI PASOLINI_THE FACE OF PASOLINI http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi20 Lug
#PROUSTwitter 109 La forza che compie il maggior numero di volte in un secondo il giro del mondo non è l’elettricità, è il dolore

‏@trararitipi19 Lug
#PROUSTwitter 108 Come un appassionato di sport invernali, se vede partire le rondini, conclude allegramente che il freddo s’avvicina

‏@trararitipi18 Lug
#PROUSTwitter 107 Nell’animo nostro ci son cose che non sappiamo quanto ci sono care

‏@trararitipi17 Lug
Callimachus recalls Heraclitus on the lake of Lugano http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi17 Lug
#PROUSTwitter 106 Persino di lei rimane ben poco, come nelle lettere algebriche rimane appena la determinazione delle cifre aritmetiche

‏@trararitipi16 Lug
NUOVO REALISMO _ NEW REALISM AND FOG http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi16 Lug
#PROUSTwitter 105 Avevo creduto di non aver trascurato nulla, da esatto analista; avevo creduto di conoscere bene il fondo del mio cuore

‏@trararitipi15 Lug
« Call for Projects: Swiss Games 2012/2013 » : le palmarès ! http://neoludica.blogspot.com/2013/07/call-for-projects-swiss-games-20122013_15.html …

‏@trararitipi15 Lug
ANNIVERSARY OF THE BIRTH OF REMBRANDT _ Cruijff: Rembrandt or Rubens? (triptych) http://lucatraini.blogspot.it/p/sport.html 
‏@trararitipi15 Lug
#PROUSTwitter 104 Nella nostra memoria troviamo di tutto: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove mettiamo le mani a caso

‏@trararitipi14 Lug
Follia serena,come quella del poeta Holderlin,scaturita con un grido disperato,di cui non resta traccia. PRO-ZIA IDA http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

@trararitipi14 Lug
#PROUSTwitter 103 Una conoscenza interna, immediata, dolorosa, spasmodica. L’amore è lo spazio e il tempo resi sensibili al cuore.

‏@MariniCartoons14 Lug
 Ritwittato da dna ferrari

‏@trararitipi13 Lug
#PROUSTwitter 102 Qualche ritratto del Luini o ritrovando nel suo vestito l’abbigliamento o i gioielli di un quadro del Giorgione

‏@trararitipi12 Lug
RAMEAU & WATTEAU: "MADAME AUTOMNE CRIMINEL_THE CRIMINAL AUTUMN LADY" http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html  http://www.youtube.com/watch?v=bRxurGhmIY4 …

‏@trararitipi12 Lug
#PROUSTwitter 101 Rameau o Borodin, ora un arazzo del Settecento seminato di amorini su un fondo di rose, ora la steppa orientale

‏@trararitipi11 Lug
CECCO ANGIOLIERI, "S'I' FOSSE FOCO _ IF I WERE FIRE, I’D BURN UP THE WORLD": NEW VERSION FOR LIFE AND SCHOOL http://lucatraini.blogspot.it/p/video-canale-youtube-melnick42.html …

‏@trararitipi11 Lug

#PROUSTwitter 100 Voi vedete la letteratura in maniera molto più interessante di come ce la facevano studiare a scuola


‏@trararitipi9 Lug
#PROUSTwitter 99 I grandi scrittori non hanno mai composto se non un’opera sola

‏@trararitipi8 Lug
CHAIR OF MACKINTOSH & JACOB'S LADDER: A BIBLICAL RELAX (1903) http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html 

‏@trararitipi8 Lug
#PROUSTwitter 98 Quel corpo trascurabile disteso là, mi domandavo quale tavola di logaritmi esso costituisse

‏@trararitipi7 Lug
il #NIFFF ha aperto e il 9 premiazione #SwissGames http://neoludica.blogspot.it/2013/07/call-for-projects-swiss-games-20122013.html …

‏@trararitipi7 Lug
FRANCOIS VILLON, Hero and Leander: the water and the two artsonists lovers http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi7 Lug
#PROUSTwitter 97 Dove si fa meglio il sogno della vita è pur sempre in una biblioteca

‏@trararitipi6 Lug

‏@trararitipi6 Lug
#PROUSTwitter 96 Quell’alabastro traslucido dei nostri ricordi, di cui non possiamo mostrare il colore, che vediamo soltanto noi

‏@trararitipi5 Lug

‏@trararitipi5 Lug
#PROUSTwitter 95 Senza l’invenzione del linguaggio, la formazione delle parole, l’analisi delle idee – la comunicazione delle anime

‏@trararitipi4 Lug
« Call for Projects: Swiss Games 2012/2013 » : Neoludica dans la Jury http://neoludica.blogspot.com/2013/07/call-for-projects-swiss-games-20122013.html … e Edward Paul Quist à Imagine the Future

‏@trararitipi4 Lug
« Call for Projects: Swiss Games 2012/2013 » : 7 projets reçoivent un soutien ! Neoludica dans la Jury http://neoludica.blogspot.com/2013/07/call-for-projects-swiss-games-20122013.html …

‏@trararitipi4 Lug
ITALY PREFER THE INTELLECTUAL DEAD/L'INTELLETTUALE VA SERVITO MORTO http://lucatraini.blogspot.it/p/poesia.html 

‏@trararitipi4 Lug
#PROUSTwitter 94 Spiegare al pneumatococco che quel poeta è un genio e che dovrebbe lasciarlo vivere?

‏@trararitipi3 Lug
ALL THE AUNTS OF THE MARQUIS DE SADE ["I DOLORI DEL GIOVANE SADE", Quadro Primo: Et in Arcadia ego] http://lucatraini.blogspot.it/p/teatro.html 

‏@trararitipi3 Lug
#PROUSTwitter 93 La vita mondana non offre che la conversazione, una conversazione scema, ma che ha il potere di sopprimere le donne

‏@trararitipi2 Lug
#CONFESSOCHEHOGIOCATO a STUDIO FASE e da AMY-d, ecco i giochi indie presentati e il Museo 3D di #Assassinscreed http://neoludica.blogspot.com/2013/06/confesso-che-ho-giocato-studio-fase-e.html …

‏@trararitipi2 Lug
EYES OF THE PAINTER PINA TRAINI: "WOMEN ONLY: DREAMS, SLEEP, AWAKENINGS" http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html 

‏@trararitipi2 Lug
#PROUSTwitter 92 Noi non guardiamo gli occhi di una donna sconosciuta come guarderemmo una pietruzza d’opale o d’agata

‏@trararitipi1 Lug
Mario Botta,Santa Maria degli Angeli_Chapel_Switzerland,with a poem by Giorgio Orelli,"Maria":http://lucatraini.blogspot.it/p/arte.html , http://www.youtube.com/watch?v=Jlf8oI5zqMQ …

‏@trararitipi1 Lug
#PROUSTwitter 91 Vi ricordate la chiesa di Marcouville-l’Orgueilleuse?

‏@trararitipi30 Giu
Dante to Guido Cavalcanti: "Guido, I wish that you and Lapo and I..." http://lucatraini.blogspot.it/p/video-canale-youtube-melnick42.html …

‏@trararitipi30 Giu
#PROUSTwitter 90 Le grandi opere dell’Ottocento, d’un secolo cioè i cui maggiori scrittori hanno fallito i loro libri

‏@trararitipi29 Giu

‏@trararitipi29 Giu
#PROUSTwitter 89 Oh, bellezza degli occhi severi nelle ore di lavoro

‏@trararitipi28 Giu
DIONISO, LUCA MARENZIO E VIDEOGAMES FRA BIENNALE DI VENEZIA E CANTINE DI FRANCIACORTA http://lucatraini.blogspot.it/2013/02/cantine-di-franciacorta-arte-vino-e.html …

‏@trararitipi28 Giu
#PROUSTwitter 88 Se mai avessi dovuto lasciare quel quartiere aristocratico (salvo che per uno affatto popolare)

‏@trararitipi28 Giu
Paolo Della Corte - Confesso che ho giocato http://www.artribune.com/dettaglio/?type=event&id=25279#.Uc1B4SXrMfk.twitter …

‏@trararitipi27 Giu
GEOPOLITICA E CUCINA NELL'ANTICA ROMA: http://www.youtube.com/watch?v=rwnNlTxj9Hc …

‏@trararitipi27 Giu
#PROUSTwitter 87 Il fischietto del venditore di trippe e la cornetta del tranvai fecero risuonare l’aria su ottave differenti

‏@trararitipi26 Giu
CONFESSO CHE HO GIOCATO a STUDIO FASE e una partecipazione da AMY-d, le mostre per aprire l'estate Neoludica a Milano http://neoludica.blogspot.com/2013/06/confesso-che-ho-giocato-studio-fase-e.html …

‏@trararitipi26 Giu
DEBUSSY, MICHELANGELI La Cathedrale engloutie http://www.youtube.com/watch?v=NsdIkUSjXv8 …

‏@trararitipi26 Giu
#PROUSTwitter 86 Quanto ai gelati (spero che ne ordinerete solo in quei vecchi stampi che hanno tutte le forme architettoniche possibili)

‏@trararitipi25 Giu
"IL SOGNO DI SCIPIONE" DI MOZART, IL SONNO IPNOTICO DI MESMER http://lucatraini.blogspot.it/p/dispacci-musicali.html …

‏@trararitipi25 Giu
#PROUSTwitter 85 Il sonno è divino

‏@trararitipi24 Giu
AGNUS (Monte Giberto, AP, Italy, 1968) http://lucatraini.blogspot.it/p/prosa.html 

‏@trararitipi24 Giu
#PROUSTwitter 84 Un’erbivendola, spingendo il suo carretto, usava per la sua litania la divisione gregoriana

‏@trararitipi23 Giu
RAMEAU ET WATTEAU: L'AMOUR ET LA MORT http://www.youtube.com/watch?v=zTfUDSV_sVI …

‏@trararitipi23 Giu
#PROUSTwitter 83 Uno di quei dolorosi finali in cui l’autore di “Pelléas” si apparenta a Rameau
‏@trararitipi22 Giu
IL SOFISTA E LA COLONNA TRAIANA: DIONE CRISOSTOMO - THE SOPHIST AND TRAJAN'S COLUMN: DIO CHRYSOSTOM http://lucatraini.blogspot.it/2012/08/il-sofista-e-la-colonna-traiana.html …

‏@trararitipi22 Giu
#PROUSTwitter 82 L’udito, questo senso delizioso, ci dà la compagnia della strada

‏@trararitipi21 Giu

‏@trararitipi21 Giu
#PROUSTwitter 81 Nell’estasi rigida, quasi immobile, d’una velocità orizzontale

‏@trararitipi20 Giu
CONFESSO CHE HO GIOCATO di Paolo Della Corte http://wp.me/pQuf4-1D 

‏@trararitipi20 Giu
LA NOSTRA CIVILTA' E' UN SOGNO AD ANGOLO RETTO - OUR CIVILIZATION IS A DREAM AT A RIGHT ANGLE http://lucatraini.blogspot.it/2013/06/la-nostra-civilta-e-un-sogno-ad-angolo.html …

‏@trararitipi20 Giu
#PROUSTwitter 80 Da gran poeta qual è sempre una telefonista

‏@trararitipi19 Giu
ASSASSIN'S CREED ART (R)EVOLUTION AT THE NATIONAL MUSEUM OF SCIENCE AND TECHNOLOGY Report http://lucatraini.blogspot.it/p/assassins-creed-art-revolution-2012.html …

‏@trararitipi19 Giu
#PROUSTwitter 79 Anche tra le nostre braccia, esseri simili sono esseri di fuga

@trararitipi18 Giu
http://accademiamobile.blogspot.it/  anteprima Summer School, 15 weekend di formazione immersi nel paesaggio italiano #aggiornamentocontinuo

‏@trararitipi18 Giu
quando l'estate si fa intensa si possono fare corsi di formazione in luoghi splendidi dell'arte e del paesaggio... http://fb.me/Xh6O58eq 

‏@trararitipi18 Giu
ANDRE VILLERS, "REFLEXions": THE PERSONAL PHOTOGRAPHER OF PABLO PICASSSO http://lucatraini.blogspot.it/2012/09/andre-villers-fotografo-personale-di.html …

‏@trararitipi18 Giu
#PROUSTwitter 78 Importanza soltanto a quelle testimonianze che non costituiscono un’espressione razionale e analitica della verità

‏@trararitipi17 Giu
Sette artisti Game Art Gallery con E-Ludo e GameSearch a PONG il 21.6.13 http://neoludica.blogspot.com/2013/06/sette-artisti-game-art-gallery-con-e.html …

‏@trararitipi17 Giu
THE MYSTERY OF THE DIPTYCH OF ANICIUS PROBUS IN THE TREASURY OF THE AOSTA CATHEDRAL http://lucatraini.blogspot.it/p/il-dittico-di-aosta-romanzo-darte.html …

‏@trararitipi17 Giu
#PROUSTwitter 77 Avevo dinanzi a me, mia, tutta un’esistenza fisiologica

@trararitipi16 Giu
#PROUSTwitter 76 Il rumore del suo respiro, facendosi più forte, poteva dar l’illusione dell’ansito del piacere

@trararitipi16 Giu
NEOLUDICA, FROM 54.BIENNALE VENICE: A NEW PHILOSOPHY FOR ART http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi15 Giu
#PROUSTwitter 75 Il suo sonno attuava, in una certa misura, la possibilità dell’amore

‏@trararitipi14 Giu
Fantasmi dimoran nei templi dall’alto soffitto – Hanno indosso questo fumo invece di abiti veri EUDOCIA AUGUSTA http://lucatraini.blogspot.it/2012/12/una-nuova-preziosa-antologia-di-poesia.html …

‏@trararitipi14 Giu
#PROUSTwitter 74 I vestiti di oggi non hanno altrettanto carattere, eccettuati quelli di Fortuny

‏@trararitipi13 Giu

‏@trararitipi13 Giu
#PROUSTwitter 73 Sotto l’apparenza della donna, ci rivolgiamo in realtà alle forze invisibili accessoriamente unite a lei

‏@trararitipi12 Giu
FANTASY BETWEEN THE BAROQUE AND ENLIGHTENMENT (Vivaldi, Panini, Mitelli) http://www.youtube.com/watch?v=ISFyKA2Ieoo …

‏@trararitipi12 Giu
#PROUSTwitter 72 Sui piaceri furtivi della fantasia dominavano quelli, continui, della socievolezza

‏@trararitipi11 Giu
:-D a Marsiglia http://fb.me/2df2ljjrz 

‏@trararitipi11 Giu
#PROUSTwitter 71 Graffiti osceni scarabocchiati col carbone

@trararitipi10 Giu
#PROUSTwitter 70 Un difensore, il pettegolezzo

‏@trararitipi9 Giu
ALESSANDRO MAGNO IN VALLE D'AOSTA: IL CASTELLO DI QUART - ALEXANDER THE GREAT IN AOSTA VALLEY: THE CASTLE OF QUART http://lucatraini.blogspot.it/2013/06/alessandro-magno-in-valle-daosta-il.html

‏@trararitipi9 Giu
#PROUSTwitter 69 Solo i forti, incuranti d’essere respinti o no, hanno quella dolcezza che il volgo scambia per debolezza

‏@trararitipi8 Giu
#PROUSTwitter 68 Prossimo a piangere non appena m’ero reso conto che il rumore proveniva dall’alto

‏@trararitipi7 Giu
NEOLUDICA_GAME ART GALLERY con E-Ludo a Etna Comics http://neoludica.blogspot.com/2013/06/neoludicagame-art-gallery-con-e-ludo.html …

‏@trararitipi7 Giu
#PROUSTwitter 67 Con una certa preferenza per gli operai, e subito dopo per i gran signori

‏@trararitipi6 Giu
#PROUSTwitter 66 Fantasmi inseguiti, dimenticati, cercati di nuovo, a volte, per un solo colloquio

‏@trararitipi5 Giu
#PROUSTwitter 65 Nel retroscena delle vie

‏@trararitipi4 Giu
THE DAYDREAM OF AN IDEAL CITY FROM PLATO TO SimCity http://lucatraini.blogspot.it/2013/05/la-citta-ideale-da-platone-simcity.html …

‏@trararitipi4 Giu
#PROUSTwitter 64 Il mio amore per i magici viaggi in ferrovia

‏@trararitipi3 Giu
#PROUSTwitter 63 Non lascia mai un albergo senza fare un bisognino in un armadio, in un comò

‏@trararitipi2 Giu
Game Art Gallery a New Game Designer il 21.6 a Milano con una mostra dedicata a PONG e a storici videogames http://neoludica.blogspot.com/2013/05/game-art-gallery-new-game-designer-con.html …

‏@trararitipi2 Giu
#PROUSTwitter 62 Ella chiese invece Fêtes di Debussy, ciò che indusse ciascuno ad esclamare: - Ah! è sublime! – fin dalla prima nota

@trararitipi1 Giu
#PROUSTwitter 61 Fiutare con estasi l’odore di uno spiffero


‏@trararitipi31 Mag
#PROUSTwitter 60 Ogni volta che parlava di estetica, le sue ghiandole salivari – come quelle di certi animali quando sono in calore

‏@trararitipi30 Mag

‏@trararitipi30 Mag
#PROUSTwitter 59 Avrei voluto far osservare agli scettici che la morte è davvero una malattia da cui si guarisce

‏@trararitipi29 Mag
#PROUSTwitter 58 Fioritura a perdita d’occhio, in uno sfarzo inaudito, con i piedi nel fango e in abito da ballo

‏@trararitipi28 Mag
Game Art Gallery a New Game Designer con una mostra dedicata a PONG e a storici videogames http://neoludica.blogspot.com/2013/05/game-art-gallery-new-game-designer-con.html …

‏@trararitipi28 Mag
#PROUSTwitter 57 La malattia è il medico più ascoltato: alla bontà, al sapere non si fa che promettere, ma alla sofferenza si ubbidisce

‏@trararitipi27 Mag
ARCHETYPES AND LANDSCAPES: POST-GEOGRAPHIC ART http://lucatraini.blogspot.it/p/neoludica-game-art-gallery.html …

‏@trararitipi27 Mag
#PROUSTwitter 56 La nostra lingua non è che la pronuncia difettosa di alcune altre

‏@trararitipi26 Mag
REMOTE CONNECTIONS IN THE ARTS: NEOLUDICA'S EXAMPLE http://lucatraini.blogspot.it/2012/01/connessioni-remote-1.html … PHILOSOPHICAL MATRIX http://lucatraini.blogspot.it/p/una-nuova-filosofia.html …

‏@trararitipi26 Mag
#PROUSTwitter 55 Quell’ultimo sguardo rapido, minuzioso e completo di sarta che è lo sguardo della donna di società

‏@trararitipi25 Mag
THE PAINTING AND THE THEATRE: PARALLEL BIRTH IN THE ANCIENT GREECE http://lucatraini.blogspot.it/2012/03/il-quadro.html …

‏@trararitipi25 Mag
#PROUSTwitter 54 Provavamo l’impressione dell’arte più che non la sensazione dell’acqua

‏@trararitipi24 Mag
#PROUSTwitter 53 “Avete un culo che è una meraviglia!”

‏@trararitipi23 Mag
#PROUSTwitter 52 C’è una cosa altrettanto rumorosa della sofferenza, è il piacere

‏@trararitipi22 Mag
#PROUSTwitter 51 Rileggere vecchi racconti d’esplorazione e di viaggi

‏@trararitipi21 Mag
L'Arte è in Gioco! by Game Art Gallery by neoludica gameartgallery on Prezi http://prezi.com/chjwgnu8j2zt/larte-e-in-gioco-by-game-art-gallery/?utm_source=twitter&utm_medium=landing_share_il … 28.5 all'Università di Milano

‏@trararitipi21 Mag
#PROUSTwitter 50 L’assenza di ogni descrizione dell’ambiente esterno è già la descrizione di uno stato interno

‏@trararitipi20 Mag

‏@trararitipi20 Mag
#PROUSTwitter 49 Turbati dalle idee di Kant e dalla nostalgia di Baudelaire, è difficile scrivere lo squisito francese di Enrico IV

‏@trararitipi19 Mag
#PROUSTwitter 48 La cortesia in una società egualitaria non sarebbe un miracolo più grande del successo delle ferrovie

‏@trararitipi18 Mag
#PROUSTwitter 47 L’arbitrio del nostro ricordo, quasi assoluto come quello della fantasia

‏@trararitipi17 Mag
#PROUSTwitter 46 Dovevo sentir di nuovo il rumore del riscaldamento centrale

‏@trararitipi16 Mag
INTERMEZZI COSMICI fra letteratura e scienza http://www.amazon.com/dp/B00AOJ65TW 

‏@trararitipi16 Mag
#PROUSTwitter 45 se l’arte non somigli invece proprio alla scienza

‏@trararitipi15 Mag

‏@trararitipi15 Mag
#PROUSTwitter 44 Il mondo (il quale non è stato creato una volta sola, ma tutte le volte che è sopraggiunto un artista originale)

‏@trararitipi14 Mag
#PROUSTwitter 43 Tutto ciò che abbiamo di grande ci viene dai nervosi

‏@trararitipi13 Mag
#PROUSTwitter 42 Quando siamo ammalati noi ci rendiamo conto che non viviamo soli, ma incatenati a un essere d’una specie differente

‏@trararitipi12 Mag

‏@trararitipi12 Mag
#PROUSTwitter 41 Su quale assoluta mancanza di vero gusto si fondi il giudizio artistico delle persone del bel mondo

‏@trararitipi11 Mag
#PROUSTwitter 40 Le onde non raggiungono mai la loro massima altezza sul principio della tempesta
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‏@trararitipi10 Mag
La prima compiuta impressione di frivolezza della letteratura europea: GUGLIELMO D'AQUITANIA http://www.youtube.com/watch?v=T2lmH4bOqus&list=UUdoZjf2ZQwJ6WBIctI_uXKA&index=65 …

‏@trararitipi10 Mag
#PROUSTwitter 39 compiuta impressione di frivolezza, ci vuole una dose di serietà di cui una persona puramente frivola sarebbe incapace

‏@trararitipi9 Mag

‏@trararitipi9 Mag
#PROUSTwitter 38 Le suscettibili sacerdotesse dell’Invisibile, le Signorine del telefono!

‏@trararitipi8 Mag
#PROUSTwitter 37 E forse la resurrezione dell’anima dopo la morte è concepibile come un fenomeno di memoria

‏@trararitipi7 Mag
#PROUSTwitter 36 Fiori sconosciuti i sonni, così differenti gli uni dagli altri: il sonno della datura, della cannabis indica

‏@trararitipi6 Mag
#PROUSTwitter 35 Quella carne delle idee che sono i versi

‏@trararitipi5 Mag
FLORENCE FANTASTIC FESTIVAL: artisti e anteprima del museo 3D da giocare http://neoludica.blogspot.com/2013/05/florence-fantastic-festival-artisti-e.html … sabato 11 ore 16>17.30 con noi

‏@trararitipi5 Mag
#PROUSTwitter 34 : eleganza convenzionale, e per ciò stesso più misteriosa e istruttiva

‏@trararitipi4 Mag
#PROUSTwitter 33 La nostra immaginazione funziona in realtà come un organetto di Barberia sfasato

@trararitipi3 Mag

‏@trararitipi3 Mag
#PROUSTwitter 32 I fianchi delle antiche cattedrali che l’estetica dei nostri ingegneri non abbia ancora “isolate”

‏@trararitipi2 Mag
#PROUSTwitter 31 La sua voce era come quella che realizzerà, si dice, il foto-telefono dell’avvenire

‏@trararitipi1 Mag
#PROUSTwitter 30 La parola umana, convertita in elettricità nel telefono, si rifà parola per essere udita

‏@trararitipi30 Apr
#PROUSTwitter 29 L’amore tende all’assimilazione piena di un essere

‏@trararitipi29 Apr
#PROUSTwitter 28 L’esistenza offre interesse solo nelle giornate in cui alla polvere della realtà viene a mischiarsi sabbia magica

‏@trararitipi28 Apr
#PROUSTwitter 27 Il genio artistico agisce allo stesso modo di quelle temperature estremamente elevate

‏@trararitipi27 Apr
@massimobray congratulazioni, la Cultura aspetta solo di poter lavorare in Italia! e siamo pronti con la cultura @Neoludica_Art

‏@trararitipi27 Apr
Il discorso integrale di Giorgio Napolitano http://www.massimobray.it/il-discorso-integrale-di-giorgio-napolitano/ …

‏@trararitipi27 Apr
#PROUSTwitter 26 Quel che si sa non è nostro

‏@trararitipi26 Apr
#PROUSTwitter 25 Questa possibile moltiplicazione di noi stessi che è la felicità

‏@trararitipi25 Apr
@trararitipi Leggi Fedra, Esther e Atalia di Jean Racine su http://fr.wikisource.org/wiki/Auteur:Jean_Racine …

‏@trararitipi25 Apr
#PROUSTwitter 24 C’è più verità in una tragedia di Racine che in tutti i drammi del signor Victor Hugo

‏@trararitipi24 Apr

‏@trararitipi23 Apr
#PROUSTwitter 22 Fin nella regione più intima di quella dove vediamo e udiamo, fin nella regione dove avvertiamo la qualità degli odori

‏@trararitipi22 Apr
#PROUSTwitter 21 Dovere di immaginare altre vite

‏@trararitipi21 Apr
#PROUSTwitter 20 Della birra, dello champagne o del cognac quando sentivo giungere una crisi
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‏@trararitipi20 Apr
#PROUSTwitter 19 Certamente, pochi capiscono il carattere puramente soggettivo di quel fenomeno che è l’amore

‏@trararitipi19 Apr
#PROUSTwitter 18 Delizioso stupore d’aprire infine gli occhi dinanzi all’oggetto inconcepibile ed unico di mille e mille miei sogni

‏@trararitipi18 Apr
#PROUSTwitter 17 I luoghi che abbiamo conosciuti non appartengono solo al mondo dello spazio dove per semplicità li collochiamo

‏@trararitipi17 Apr

‏@trararitipi17 Apr
#PROUSTwitter 16 Leggere in Saint-Simon, uno dei suoi autori preferiti, la meccanica delle giornate

‏@trararitipi16 Apr

‏@trararitipi16 Apr

‏@trararitipi16 Apr
Avviso per l'evento L'ARTE DELL'OCCASIONE che avevamo creato e promosso nei giorni scorsi: "Causa cambiamenti... http://fb.me/tNWckwTX 

‏@trararitipi16 Apr
#PROUSTwitter 15 lo guardava imbronciata, lui rivedeva un viso degno di figurare nella Vita di Mosè del Botticelli

‏@trararitipi15 Apr
#PROUSTwitter 14 Non è a un altro uomo intelligente che un uomo intelligente teme di sembrare sciocco

‏@trararitipi14 Apr
#PROUSTwitter 13 A profondi giacimenti del mio sottosuolo mentale, come ai terreni resistenti che ancora mi sostengono

‏@trararitipi13 Apr
#PROUSTwitter 12 Con la puntualità della febbre

‏@trararitipi12 Apr
#PROUSTwitter 11 Si vede un uccello volare nel rosa, sta per toccarne il confine, è quasi nel nero: ecco, vi è entrato

‏@trararitipi11 Apr
@yeslorenz seguici su #PROUSTwitter lo abbiamo letto tutto e lo twittiamo ogni giorno

‏@trararitipi11 Apr
se una sera uno scrittore è #fuorisalone... Luca Traini: TRE SEDIE INTORNO AL COR MI SON VENUTE: PENSIERI F... http://lucatraini.blogspot.com/2013/04/tre-sedie-intorno-al-cor-mi-son-venute.html?spref=tw …

‏@trararitipi11 Apr
siamo così #designweek & #fuorisalone:MOMA14TRIBUTE a GREEN BOX di Torino con E-LUDO e Game Art Gallery http://neoludica.blogspot.com/2013/04/moma14tribute-green-box-di-torino-con-e.html … @GreenBox_to

‏@trararitipi11 Apr
#PROUSTwitter 10 La mia immaginazione (simile a quegli architetti allievi di Viollet-le-Duc
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‏@trararitipi10 Apr
#PROUSTwitter 9 Alla rinfusa con santi e patriarchi di pietra, sotto il portico di Saint-André-des-Champs

‏@trararitipi9 Apr
#PROUSTwitter 8 Un oggetto esterno, la coscienza di vederlo restava fra me e lui, lo circondava d’una sottile bordatura spirituale

‏@trararitipi8 Apr
#PROUSTwitter 7 Ogni spettatore guardasse come dentro uno stereoscopio una scena rappresentata solo per lui

‏@trararitipi7 Apr
#PROUSTwitter 6 Cercate di conservare sempre un lembo di cielo sopra la vostra vita

‏@trararitipi6 Apr
#PROUSTwitter 5 Più fedeli, l’odore e il sapore permangono ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare

‏@trararitipi5 Apr
#PROUSTwitter 4 E tutt’a un tratto il ricordo è apparso davanti a me. Il sapore, era quello di un pezzetto di "madeleine"

‏@trararitipi4 Apr
MOMA14TRIBUTE a GREEN BOX di Torino con E-LUDO e Game Art Gallery http://neoludica.blogspot.com/2013/04/moma14tribute-green-box-di-torino-con-e.html …

‏@trararitipi4 Apr
#PROUSTwitter 3 La mia unica consolazione, quando salivo a coricarmi, era che la mamma sarebbe venuta a darmi un bacio

‏@trararitipi3 Apr
#PROUSTwitter 2 L’abitudine! arredatrice esperta, ma terribilmente lenta

‏@trararitipi2 Apr
#PROUSTwitter 1 Un uomo che dorme tiene in cerchio intorno a sé il filo delle ore, l’ordine degli anni e dei mondi

‏@trararitipi2 Apr

Da oggi a settembre in compagnia di Marcel Proust #PROUSTwitter. Ogni giorno un tweet Alla ricerca del tempo perduto

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