Pagine

lunedì 1 maggio 2017

Luca Traini ospite agli Stati Generali della Fotografia indetti dal MiBACT

"La mitologia mette gli occhi alle statue, la religione prepara i cori per il teatro,
la storia di un legno squadrato dà origine al quadro (meglio se rettangolare).
I rotoli di papiro si dispiegano e diventano codice, palinsesto, libro miniato, libro stampato.
La porta ad angolo retto è ormai spalancata e dalla camera oscura alla foto,
al cinema, allo schermo del computer il passo è breve."


http://www.beniculturali.it/mibac

Il video completo del dibattito a cui ho partecipato:
trovate i miei interventi ai minuti 3.35, 26.16 e 1.19.53.

Venerdì 5 maggio avrò il piacere e l'onore di essere ospite agli Stati Generali della Fotografia a Reggio Emilia. Dalle 15 alle 17 parteciperò, insieme ad altri prestigiosi protagonisti della cultura italiana e internazionale, al dibattito Immagini, corpo e immaginario virtuale moderato da Vittorio Gallese, il nostro grande scienziato scopritore dei Neuroni specchio.
Sarà un'occasione preziosa per far presente l'importanza del videogioco come nuova arte in stretta connessione con le precedenti, specie con un classico del genere come Assassin's Creed. Il feedback estetico del gameplay è un immaginario virtuale che ormai interagisce a fondo con la nostra realtà materiale e spirituale, fecondo di formidabili sviluppi che, al di là di fin troppo facili critiche, può costituire interessanti analisi e risvolti per il nostro vivere individuale e sociale. Si tratta di lavoro unico e originale per evitare salti nel vuoto e prendere coscienza che c'è ancora un filo conduttore che lega i vari media espressivi da migliaia anni e che, nel caso dell'Italia, può favorire un più immediato - e profondo - contatto col suo formidabile patrimonio culturale.
Quest'attività si inserisce in quella più ampia condotta dal 2008, insieme a Debora Ferrari e, dal 2012, con Alberto Coco e Valeria Zaffina di Ubisoft Italia, da Neoludica Game Art Gallery (R) sulla game culture, i fondamenti storico-artistici dei capitoli di Assassin's Creed, che da oltre cinque anni testimonia questa sensibilità culturale all'interno del panorama visivo delle arti contemporanee, come atto di studio critico e quindi non di marketing.

Assassin's Creed: Brotherhood: dalla fotografia alla concept art

"Il videogame è il nuovo medium artistico del XXI secolo, tanto ispirato dalle forme che lo hanno preceduto quanto, specie oggi, ispiratore di significanti e significati per artisti più e meno giovani. Assassin’s Creed, creato e forgiato da Ubisoft,  ne è un esempio che possiamo ormai ben definire “classico” in tutte le sfumature del termine. Dalla precisione filologica della ricostruzione storica alla densità di contenuti e rimandi che lo rendono una vera e propria saga enciclopedica. Assassin’s Creed nasce già grande. La madre è l’École des Annales con la sua rivalutazione del Medioevo “meraviglioso e quotidiano”; il padre, Michel Foucault, con il suo indagare le osmosi fra potere e sapere. Dal XII secolo del primo episodio alla Londra vittoriana di Assassin’s Creed: Syndicate, al 2012 in cui Demond Miles (e il suo DNA) danno inizio a questo vero e proprio epos contemporaneo. I protagonisti sono frutto di veri e propri crogioli culturali e uniscono allo spirito guerriero una forte vocazione culturale e una sensibilità profonda verso le complessità degli aspetti umani (figli o nipoti in questo della filosofia decostruttiva di Derrida). Lo stesso termine “assassino” viene riscattato dal triste sinonimo di “sicario”, “omicida” per tornare alla sua più raffinata radice: l’arabo, “asās, “fondamenti” (come suggerito dallo scrittore franco-libanese Amin Maalouf nel suo Samarcanda). I laicissimi fondamenti del libero arbitrio  del progresso intellettuale e della fratellanza che gli Assassini difendono in una lotta millenaria contro la tecnocrazia dei Templari. Ma non bisogna aspettarsi una lotta fra bene e male a tutto tondo: contraddizioni, chiaroscuri e sfumature sono di casa in questo gioco di estrema attualità."


Debora FerrariLuca Traini, Assassin's Creed Art (R)Evolution, Skira, Milano, 2012

"Complessità e sfumature caratterizzano anche l’aspetto più strettamente estetico dell’opera. Un grande affresco, un ciclo di affreschi in cui l’arte del videogioco viene creata come in una “bottega rinascimentale globale”, dove, oltre ai game designer e ai creatori del concept, decine di artisti lavorano a una precisa mansione e sono i professionisti dell’esecuzione. Come il Maestro nella bottega creava la visione dell’opera e ne tracciava il disegno sul cartone per lasciare in mano alla bottega l’esecuzione di mani, piedi, paesaggi, lumeggiature… così nel videogioco lavora chi disegna, chi fa la texture, chi colora, chi costruisce le ombre, chi inserisce il movimento, chi cura environmentssoundtrack, voci e doppiaggi. Dal corridoio dell’Abstergo ai blocchi di memoria disposti come installazioni di arte cinetica o ambientale, ai percorsi nell’Animus che seguono filamenti di DNA come finestre che si aprono in ricerche di Google, alle città medievali, alle vicende dei personaggi e della storia italiana dal Quattrocento al Cinquecento, fino alle due grandi Rivoluzioni, quella americana e francese, noi come Desmond Miles e i suoi antenati siamo alla ricerca di chi siamo e cosa abbiamo fatto, del perché non possiamo dimenticare e dobbiamo rivelare. Bisognosi di cercare, esprimerci, lasciar traccia del nostro passaggio."


Il Museo 3D giocabile della mostra Assassin's Creed Art (R)Evolution
realizzato da e-ludo LAB, tratto da http://acartrevolution.com/

Il MiBACT ha indetto gli Stati Generali della Fotografia, due giornate dedicate alla tutela, la valorizzazione e la diffusione della cultura dell’immagine e della fotografia come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo anche in Italia. Questo progetto ambizioso parte con due giornate di convegno sul tema con operatori, addetti ai lavori e ospiti internazionali. La prima giornata si svolgerà a Roma il prossimo 6 aprile; gli atti della giornata romana saranno presentati il 5 maggio proprio a Reggio Emilia, in occasione dell’inaugurazione di Fotografia Europea 2017. Lo scopo del progetto, coordinato da Lorenza Bravetta, è quello di costruire un piano di sviluppo mirato ad adattare l’intervento pubblico alle mutazioni tecniche ed economiche del settore e a determinare nuove opportunità per la fotografia italiana a livello nazionale e internazionale.
Gli Stati generali 2017, con le giornate di Roma e Reggio Emilia, saranno la prima tappa di un percorso di dibattito e di confronto che s’intende avviare con gli operatori del settore, per stimolare una riflessione comune sul tema dell’immagine al fine di intraprendere azioni concrete. Il Mibact ha tante strutture e istituti che si occupano di fotografia, ma è mancato finora un disegno complessivo sullo sviluppo del settore, che dalla conservazione approdi alla digitalizzazione e all’arte contemporanea.Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Gli Stati Generali, dice la Bravetta, saranno “una chiamata generale a tutti gli addetti ai lavori. Un primo passo di un percorso in cui dare voce a tutti e capire quale può essere un piano di sostegno comune e concreto in un settore finora forse un po’ bistrattato davanti a un patrimonio storico così immenso, ma dove l’Italia ha prodotto autori e opere di grandissima ricchezza.” 


Fotografia
Game Art

Nessun commento:

Posta un commento