domenica 25 febbraio 2018

SCUOLA E VIDEOGAMES Università dell’Insubria: studiare la Storia col Discovery Tour di “Assassin’s Creed Origins”


"La storia egizia con le sue articolazioni iconografiche da Tutankhamon a Rames II a Cleopatra, a lasciti culturali fondamentali di età tolemaica come il museo e la biblioteca, agli sviluppi dell’arte ellenistica che approdano alle grandi prospettive degli affreschi romani della prima età imperiale fino ai formidabili ritratti funebri del Fayyum. Perché una grande cultura fa ancora bella mostra di sé dal papiro alla console, dall’Oasi di Siwa, dove Alessandro Magno consultò l’oracolo di Amon, alla sua ricostruzione virtuale, patria del protagonista di Assassin’s Creed Origins, Bayek. “Le vie che non battono i carri/ devi calcare, né sulle stesse orme degli altri/ spingere il cocchio né per largo cammino,/ ma per sentieri non calcati, anche se per una/ via più angusta dovrai guidarlo.” (Callimaco, poeta e bibliotecario, Alessandria III sec- a.C.)".


 

 CON IL DISCOVERY TOUR DI ASSASSIN’S CREED ORIGINS, IL VIDEOGAME DI UBISOFT SALE IN CATTEDRA PER UNA LEZIONE DI STORIA ANTICA

Una nuova modalità educativa che consente di immergersi nella storia dell’Antico Egitto presentata all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese agli studenti liceali


Assassin’s Creed Origins, il game campione di incassi di Ubisoft,  lancia una nuova modalità di gioco e diventa protagonista di un’ innovativa lezione davanti agli studenti di dieci classi dei licei Sereni di Luino e Manzoni di Varese: all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, per la prima volta un professore conduce una lezione di storia servendosi di uno schermo che, in maniera interattiva, esplora le stanze di Cleopatra, i passaggi segreti delle Piramidi e i tanti misteri dell’antico Egitto. Tutto ciò con la partecipazione di un ospite speciale: Maxime Durand, storico del team di Ubisoft.

Da sinistra: Debora Ferrari, Luca Traini, Antonio Orecchia, Fabio Minazzi, Stefania Barile, Maxime Durand (al microfono).
Foto di Mara Azimonti.

“Da attenti osservatori di nuove tecnologie – spiega Fabio Minazzi, direttore scientifico del Centro Internazionale Insubrico Carlo Cattaneo e Giulio Preti – io e la collega professoressa Katia Visconti, insieme a Debora Ferrari e Luca Traini di Neoludica Game Art Gallery, abbiamo scoperto questa innovativa modalità di gioco. Abbiamo voluto farla conoscere agli studenti dei licei di Varese, nell’ambito del progetto di Legalità come prassi, C4Legality curato dalla professoressa Stefania Barile svolto da due anni coi licei per l’alternanza scuola-lavoro e coi musei del territorio, dove si studia dall’art engagement al civic engagement partendo dal diritto dell’arte e arrivando al conscious gaming. Il Discovery Tour non si sostituisce allo studio della storia, ma può tuttavia integrare in modo positivo questo studio e può essere un valido strumento di supporto nell’apprendimento”.


Da Alessandria a Menfi, attraversando il delta del Nilo fino al Grande Mare di Sabbia, la piana di Giza e l’oasi di Faiyum: per la prima volta è possibile vivere l’atmosfera dell’Antico Egitto attraverso una modalità di gioco immersiva con cui partecipare a decine di visite guidate curate da storici ed egittologi. Una ricostruzione interattiva pensata per rivoluzionare il rapporto tra videogiochi e educazione, con contenuti scritti e verificati grazie al supporto di studiosi internazionali, egittologi, storici e linguisti. Alcuni di questi includono: Perrine Poiron, Dottoressa in egittologia all’UQAM di Montréal e specialista dell’epoca tolemaica; Gaëtan Theriault, storico dell’UQAM e specialista dell’antica Grecia sotto il dominio romano e Adeline Bats, Dottoressa in egittologia all’Università di Poitiers e specialista della vita rurale nell’Antico Egitto.


“Fin dall’inizio, la serie di Assassin’s Creed ha sempre esplorato i momenti storici più importanti, dalla Terza Crociata al Rinascimento italiano, e quest’anno abbiamo scelto l’Antico Egitto, - racconta Jean Guesdon, direttore creativo di Assassin’s Creed Origins. Per noi è un sogno che si avvera poter offrire il Discovery Tour di Assassin’s Creed Origins, una modalità educativa appositamente sviluppata per consentire a tutti di apprendere maggiori informazioni sull’incredibile storia dell’Antico Egitto, attraverso l’esperienza interattiva di un videogioco”.  
L’utilizzo didattico del Discovery Tour è già stato sperimentato con successo all’Università di Montréal. In questa occasione è stato condotto uno studio su un gruppo di 300 studenti di età compresa trai 12 e i 17 anni di otto diverse scuole per scoprire se gli alunni delle scuole secondarie ricordassero concetti appresi durante il Discovery Tour e se la loro memorizzazione fosse paragonabile a quella degli studenti che avevano seguito delle lezioni tradizionali.


L’analisi comparativa ha misurato l’apprendimento di due attività: una lezione tradizionale sulla biblioteca di Alessandria alla fine del regno tolemaico e durante il primo periodo dell’Impero romano, ed una visita guidata virtuale della stessa biblioteca per mezzo del Discovery Tour. Il risultato ha dato un esito sorprendente: il punteggio post-test di coloro che hanno seguito il Discovery Tour è cresciuto di parecchi punti passando da un 23% pre-test fino a un 41% post-test.
“Senza la pretesa di sostituirsi all’insegnamento - spiega Maxime Durand, Storico del team Ubisoft - il Discovery Tour è stato concepito come strumento per permettere a più persone possibili di imparare la storia e interagire con essa divertendosi. Nella fase di realizzazione, inoltre, abbiamo ricevuto molti consigli direttamente dagli insegnanti che si sono dimostrati molto interessati alla nostra intenzione di creare uno strumento educativo di facile accessibilità con delle ricostruzioni storiche di valore".


Discovery Tour by Assassin’s Creed: Ancient Egypt è disponibile ai possessori di Assassin’s Creed® Origins e come versione separata digitale per PC, scaricabile da Uplay e Steam e permette di condurre 75 visite guidate illustrate con centinaia di immagini provenienti da diversi musei. Cinque i temi principali: Egitto, dominazione romana, le piramidi, la vita quotidiana e la città di Alessandria. In ogni sezione della visita, è possibile incontrare gli uomini e le donne che popolavano i luoghi famosi dell’epoca e conoscere gli oggetti e le opere d’arte ora conservati nei musei di tutto il mondo.

Per maggiori informazioni su Assassin’s Creed Origins, visitare assassinscreed.ubisoft.com e la pagina Facebook facebook.com/assassinscreeditalia.

Debora Ferrari e Luca Traini, curatori della mostra di Assassin's Creed Origins

mercoledì 14 febbraio 2018

Dylan Dog tra nero, giallo… e la Poetica di Aristotele

Commento musicale RebelChaos



Tex, Zagor, il Comandante Mark non mi avevano preparato a questo. E neppure Mister No. Dylan Dog usciva in edicola e se non lo comprava mio fratello… Lui aveva 13 anni ma io ero maggiorenne da ben sei mesi ed era un problema, perché non sentivo più con l’intensità di una volta quell’odore d’inchiostro che ti stordiva: la nuvoletta che campeggiava sopra la mia testa racchiudeva ormai più una riflessione di studio che amore incondizionato.
Avevo visto Another Country ma non avevo collegato Dylan a Rupert Everett, sembrava più una creatura di Egon Schiele rifocillata e rivestita per gli anni ’80 con un residuo razionale del decennio precedente messo a dura prova da nuovi fantasmi. Lo collegavo più a Gothic di Ken Russell, uscito più o meno in contemporanea.

                                                                     Foto di Nicholas Gemini
"Walking here, two shadows went
Along with us, wich we ourselves produc'd".
"Passeggiammo e innanzi a noi due ombre,
opera nostra, andavano con noi".
John Donne, Lezione sull'ombra

E poi c’era il suo Groucho, che mi portò dritto a casa di un amico che aveva il videoregistratore per vedere i film della premiata ditta marxiana. La storia prima tragedia poi farsa e ora paranormale. Tutto lontano anni luce dall’ottimismo progressista che ero riuscito a costruirmi a fatica mentre intorno si avvertivano già le prime crepe. Quindi, quando lo leggevo – perché si doveva leggere, leggere il testo di Sclavi, non potevi guardarlo e riguardarlo a pezzi per finirlo di leggere alla trentesima volta che lo aprivi – provavo un’ammirazione fredda e una larvale invidia per la capacità del protagonista di gestire e riuscire dalle sue storie da incubo. Anch’io ascoltavo Il trillo del diavolo di Tartini, ma Dylan lo suonava.

Johann Heinrich Füssli, Odisseo davanti a Scilla e Cariddi
"Avevo degli incubi bellissimi con zombi, fantasmi.
Sembravano film di Romero.
A volte sognavo in stile Nightmare.
I più raffinati e spaventosi erano sogni alla Giro di vite, il racconto di Henry James".

Ora, nell’era del digitale, sono al Fondo Sclavi, che non è un antro, nella biblioteca di Venegono Superiore, che non è più la stessa del rogo di sei streghe nel 1520, gli archivi non si bruciano più, neanche quelli dell’Inquisizione, e anche se Dylan Dog scrive a penna d’oca e calamaio si pubblica da trent’anni un fumetto apotropaico. Io metto Tiziano Sclavi accanto alla Poetica di Aristotele e sono tranquillo. Poi ci sono le visioni di quei finali di John Carpenter e i ricordi di altri film al Dylan Dog Horror Fest che tornano a inquietarmi.
Gli happy end di Euripide, come quelli del Piccolo Ranger, non mi avevano preparato a questo.





Il progetto Una Biblioteca da paura, promosso dalla Cooperativa Totem e dal Comune di Venegono Superiore in collaborazione con una vivace rete di associazioni del territorio e con finalità la valorizzazione del Fondo Sclavi, si chiude a febbraio 2018.
Per salutare le tante persone che si sono appassionate a questo patrimonio  di 6500 volumi donati alla Biblioteca di Venegono Superiore dal “papà di Dylan Dog” Tiziano Sclavi, l’èquipe del progetto ha organizzato una settimana tutta dedicata alla letteratura gialla. All’interno del programma una specifica giornata dedicata al Fondo Sclavi: sabato 24 febbraio quattro esperti proveranno a tracciare dei percorsi di lettura inediti all’interno di questo prezioso patrimonio librario.
Questo il programma completo della SETTIMANA GIALLA:


DOMENICA 18 FEBBRAIO
Ore 15.30 – Biblioteca Comunale
Una merenda da paura con la detective Arthura Doil
(dai 7 ai 12 anni – su prenotazione – 0331824459)
Ore 17.30 – Biblioteca Comunale
Inaugurazione della Settimana Gialla
Quando a indagare è lo psicologo
Bruno Morchio, scrittore e psicoterapeuta
modera Sara Magnoli, giornalista e scrittrice

MERCOLEDI’ 21 FEBBRAIO
Ore 20.45 – Sala Consiliare
Cinemusica in giallo: da Psycho a Montalbano
Paolo Castelli, docente di linguaggio cinematografico
Claudio Ricordi, critico musicale
Alberto Sironi, regista
modera Sara Magnoli, giornalista e scrittrice

GIOVEDI’ 22 FEBBRAIO
Ore 20.45 – Sala Consiliare
Le chiavi del brivido: tra emozione e scienza
Cristina Brondoni, giornalista e criminologa
Alessandra Mazzucchi, antropologa fisica
Massimo Polidoro, segretario nazionale CICAP
modera Veronica Deriu, giornalista

SABATO 24 FEBBRAIO
Ore 17.00 – Sala Consiliare
Il patrimonio del Fondo Sclavi
Marina Adotti, docente ed esperta del Fondo Sclavi
Alessandro Leone, cineasta e critico cinematografico
Fabio Folla, disegnatore
Luca Trainistorico dell’arte
seguirà aperitivo

DOMENICA 25 FEBBRAIO
Ore 16.00 – Sala Consiliare
proiezione di The Lodger (L’Inquilino), di Alfred Hitchcock
accompagnamento musicale di Francesca Badalini (pianoforte)
ed Emanuele Cedrosa (percussioni)
Ore 17.30 – Sala Consiliare
Indagini e parole: autori a confronto
Margherita Oggero, Pierluigi Porazzi e Valerio Varesi
moderano Sara Magnoli e Paolo Rossetti, giornalisti
seguirà aperitivo
durante la Settimana Gialla saranno esposte in Sala Consiliare  le copertine originali dei “Classici del Giallo” Mondadori di Oliviero Berni.