venerdì 9 giugno 2017

De Chirico, "I bagni misteriosi" (Triennale di Milano, 1973)

Commento musicale Giacinto Scelsi, Le réveil profond (1972)


Devo chiedere al cigno se è stato Apollo a far scaturire quell’acqua con un graffito. Dinamica e immota, i bordi taglienti come una ferita interiore nel vero composto di ossigeno e idrogeno, che riflette.


Quale Apollo? Quale Ermes? Quali bagnanti? Il gioco è sospeso.


Il pesce è un arbitro muto. Osserva quel tanto che basta gli dei o gli uomini sorgere da onde di pietra, immemori che ogni altare sorge da un sostegno liquido.


Nota come la scala, come i piccoli pilastri poggino saldi sul fondo di una piccola piscina. Tu, se sali, hai la possibilità concreta di passare oltre il fantasma di una porta.



Testo e foto di Luca Traini

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