venerdì 20 gennaio 2012

CONNESSIONI REMOTE 1.20.12

CONNESSIONI REMOTE 1.20.12 Presenza delle origini


CONNESSIONI REMOTE (REMOTE CONNECTIONS) è un nuovo tipo di composizione artistica e critica, sperimentato in Neoludica - Arte e Videogames, che intende unire passato e presente, analogia e digitale nella dimensione della crossmedialità.
Forme e contenuti dei diversi media vengono disposti dall’autore  secondo una traccia tanto scientificamente precisa quanto poeticamente  evocativa.
Il disegno d’insieme si presenterà quindi come un sogno alla luce della razionalità tecnologica.






PELLAMI



C’era una volta un negozio di pellami con un sorridente venditore di mezza età, sempre vestito con un grembiule nero. Dentro c’è una puzza che per me era un profumo. Forse era l’assenza degli animali, dei legittimi proprietari, a stimolarmi ad entrare, così potevo immaginarli. O forse era lui, il signore, bravo papà di bambini non ancora scuoiati, così paziente nell’ascolto, così divertente nelle risposte al mio continuo domandare.
Stava il negozio dietro la mia casa, all’inizio di una traversa che da corso umberto I finiva per salire a un prato di pini marittimi e perdersi in sterrato, sentiero che sale nei boschi fino alla cima del Monte di Caroccio, che non domina Porto sant’Elpidio (AP).
Tre foto in quella via ritraggono il mio carnevale dei 6 anni: sono vestito da cowboy, i baffi finti, sparo in aria.
Poi, un giorno del ’73, in preda a chissà quali fantasmi, spalanco la porta del negozio e stramazzo a terra fingendo di morire.
Tengo gli occhi chiusi, non vedo, non penso.



Luca Traini (1999)






Werner Herzog, "L'enigma di Kaspar Hauser" (1974)




"Avanzava indifferente, senza curarsi dove la via lo portasse, ora in salita, ora in discesa. Stanchezza non ne provava, solo talvolta gli dispiaceva di non potersi mettere a camminare con la testa. In principio si sentiva opprimere il cuore, quando i fianchi pietrosi della montagna gli si aprivano così, quando sotto di lui il bosco grigio si scuoteva e la nebbia ora ingoiava le forme, ora scopriva per metà quelle membra gigantesche; era oppresso, cercava qualcosa, come dei sogni perduti, ma non trovava niente. Tutto per lui era così piccolo, così vicino, così bagnato; avrebbe voluto mettere la terra accanto a una stufa."

Georg Buchner, "Lenz" (1835)





Gyorgy Ligeti, "Continuum" (1968)





AUTOSTRADA MI-TO

Le montagne non toccano il cielo
E il cuore è solo una pompa
Se dico anima, penso al vento
Se dici spirito, ti dò l'alcool.


                        Luca Traini (2008)





Piero di Cosimo, "Incendio della foresta" (1500-1505 circa)





"Spore: Galactic Adventures" (2009)

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